Non è bastata la lettera della bimba che scrive un messaggio commovente per chiedere sicurezza a Donald Trump, il Presidente dopo aver ascoltato le voci relative a quanto avvenuto al liceo di Parkland, in Florida, cerca una soluzione offrendo un buono a insegnanti e allenatori nel caso volessero armarsi. Intanto le indagini proseguono e tuona lo sceriffo della contea di Broward, Scott Israel, affermando che l'unica guardia armata, in grado di fermare la strage, non è intervenuta all'interno della scuola. Dimissioni immediate del vice sceriffo.
L'allerta si estende anche ad altri Stati come la Pennysilvania, l'Illinois, New York, capo fila la California per quanto riguarda messaggi intimidatori e violenza nelle scuole: sì, bisognerebbe fare il punto sull'insofferenza giovanile, i luoghi di istruzione, le famiglie, la società, da una parte si cerca di capire il fenomeno, dall'altra la Nra (National Rifle Association), ovvero la più importante lobby nel settore armi, si appella al secondo emendamento della Costituzione, che sancisce il diritto di possedere armi.
Il vertice della Nra brandisce il filone democratico seguace del socialismo europeo e ammonisce con un vecchio mantra "contro un cattivo armato ci vuole un buono con le armi".
Un bonus che potrebbe avere l'effetto "roulette russa"
Un acceso dibattito sulle azioni da intraprendere, la paura di incorrere nell'effetto "roulette russa", non solo per quanto riguarda l'immagine della stessa Costituzione, l'educazione dei giovani è il punto: è pedagogicamente corretto mettere in cattedra un professore con il revolver sotto il registro?
L'onda dell'antipolitica è cavalcata da George Clooney che dona 500mila dollari a sostegno della marcia contro le armi per il prossimo 24 marzo, lo seguono a ruota il regista Steven Spielberg, il produttore cinematografico Katzenberg, la lista comprende altri nomi attrici e attori: "Bisogna prendere una posizione a beneficio delle nuove generazioni" afferma Spielberg.
Eh già.
Sicurezza in cima alla lista di grandi temi da affrontare, insieme all'antirazzismo legato ai flussi migratori, l'arruolamento nella Nato dei transgender, la voce corale delle donne che hanno alzato la testa di fronte ai ricatti del potere maschile, star system o capo ufficio non fa differenza, bisogna monitorare i comportamenti nel sociale: sono questi i problemi nati durante la presidenza di Barack Obama e non finiranno dopo il mandato di Donald Trump.