Siamo ormai giunti alla tredicesima stagione (la quattordicesima è già in produzione) per la Serie TV americana “Criminal Minds”, il poliziesco campione d’incassi che orbita attorno al mondo dei serial killer. La peculiarità infatti che ha contraddistinto la serie riguarda proprio la ricerca atipica del criminale, denominato S.I. ovvero “soggetto ignoto”, attraverso lo studio del comportamento e della psiche criminale.

Una critica alla serie

Nella serie, però, ci sentiamo di far presente una piccola critica, che ha luogo nella creazione dei protagonisti, la squadra dell’FBI che, episodio dopo episodio, cattura i malviventi: sullo schermo non traspaiono costrutti psicologici, teorie e logiche sociali, ovvero le componenti di base per lo studio delle deviazioni mentali.

L’hipe generato dalla serie nasce proprio dalle intuizioni degli agenti, i quali, però, non rendono giustizia a più di cento anni di psicologia; sono più poliziotti che psicologi, anzi, non mostrano nessuna formazione specifica del settore. Una scelta dettata dalle necessità dell’intrattenimento, senza alcun dubbio, tuttavia da studiosi della disciplina ci sentiamo in diritto di presentare questa critica.

La criminologia

Bando alle ciance, cerchiamo di compensare le manchevolezze della serie, introducendovi al mondo della psicologia deviante criminale, meglio nota come criminologia. La disciplina si basa sullo studio dei comportamenti, sulla ricerca delle cause e degli eventi scatenanti; una componente accademicamente necessaria è il diritto penale e civile, sulla quale però non ci dilungheremo.

La criminologia parte dal presupposto che il bersaglio non sia al 100% colpevole, ma sia in parte vittima di una malattia, una problematica, un disturbo che lo ha condotto su una strada buia. Tramite lo studio delle dinamiche criminali (scene del crimine, testimoni che possono descrivere la scena, racconti della vittima) gli specialisti risalgono alla struttura mentale del soggetto ipotizzando le cause che hanno portato un cittadino normale a diventare un mostro.

Sequenzialmente si combinano i dati della sezione scientifica della polizia, completando il profilo psicologico dell’individuo. Dopodiché come nella serie tv si restringe il campo dei sospettati e si cerca il criminale in un campione della popolazione più contenuto. Al giorno d’oggi la criminologia purtroppo è in espansione, è una disciplina sempre più studiata: si è passati da pochi master in tutta Europa ad avere diversi corsi specialistici anche in Italia, citandone uno forse il più famoso sta a Torino, città che tra l’altro è riconosciuta come patria italiana della psicologia da ben 4 anni.