Una mostra di 27 pannelli informativi, in linea con la kermesse di Verona, come sono stati definiti dal dirigente scolastico Silvana Sartori, è stata allestita in questi giorni all'interno dell' istituto tecnico Luciano Dal Cero (la preside chiede agli insegnanti di religione di coinvolgere gli studenti valorizzando l'iniziativa). Da anni è ormai consolidata la tradizione di esporre nell'atrio di questa Scuola pubblica cartelloni delle associazioni Pro life, che guardano alla famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna senza nemmeno considerare le coppie di fatto, sia che esse siano etero o omosessuali.

L'esposizione di questi cartelli chiede e domanda se è naturale considerare l'esistenza del diritto dell'aborto e ponendo sullo stesso piano la pillola del giorno dopo, cita parole di personaggi del calibro di Madre Teresa di Calcutta, Pier Paolo Pasolini e Norberto Bobbio, che presero posizioni critiche verso l'interruzione di gravidanza volontaria ma con motivazioni ben distanti da quelle scritte dai Pro Life.

I pannelli delle associazioni Pro Life rimangono nell'oblio di visioni scientifiche a senso unico sui temi trattati

Nel 2019 in una scuola pubblica, figlia di uno stato laico, il quale con molta fatica è riuscito ad inserire nel suo ordinamento divorzio, unioni civili e aborto, tende a rendere questa vicenda molto singolare se non quasi unica.

A questo va ad aggiungersi un dato che bisogna tenere in considerazione. La Lega di Salvini nel piccolo centro veronese ha sfondato il 30% di consensi. e proprio il Vice Premier era uno degli invitati al Congresso delle famiglie a Verona. Alle domande dei giornalisti ha ribadito che la legge 104 non sarà toccata e che quando si parla di famiglia il governo deve pensare ad aiuti concreti come rette di asilo o contributi.

Le tesi delle associazioni Pro Life stanno diventando leggi negli Stati Uniti

Va considerato il fatto che le associazioni Pro Life hanno sedi in tutto il territorio italiano, proponendosi a difesa della dignità dell'uomo dal concepimento alla morte naturale, dando disponibilità, nelle proprie strutture, ad accogliere donne che sono alle prese con gravidanze difficili ma negli Stati Uniti siamo già ben oltre la semplice manifestazione.

Kim Reynolds, governatore dello Stato dell’Iowa, con il benestare anche del Presidente Donald Trump, sostenitore della causa delle associazioni Pro Life, ha firmato una legge che impedisce di praticare l’aborto appena dopo aver potuto udire il battito cardiaco del feto, eccezion fatta per gravidanze frutto di stupri o di incesto. A ruota anche Robert Foster, membro della camera bassa dello Stato del Mississippi, dichiara di rendere l'aborto illegale per sempre. Questo perché, secondo la sua tesi, le donne non siano sottoposte ad una pressione tale da dover decidere di abortire.