Una allenza militare che rischia di scomparire in quanto ha compiuto i 70 anni di vita, ma che spesso al suo interno ha vissuto delle incomprensioni tra gli alleati. Parliamo della Alleanza Atlantica, o se vogliamo scegliere degli acronimi, NATO in lingua inglese o OTAN in lingua francese. Comunque è stata una alleanza che sette decenni fa, sulla spinta degli Stati Uniti, vincitori insieme all'URSS del secondo conflitto mondiale, è nata per contrastare quello che era al tempo degli albori della Guerra Fredda appena dichiarata il pericolo di una invasione armata dell'esercito sovietico (era il 4 dicembre del 1949), e per decretare una alleanza militare ma anche politica per scongiurare, se fosse stato necessario, l'espansionismo che aveva in Stalin il suo rappresentante più agguerrito.

L'evento della ricorrenza si svolge a Londra

L'istituzione della Alleanza Atlentica è stata spesso, nel suo passato, messa in discussione più volte dagli alleati che ne fanno parte. In particolare la Francia, che in nome della sua 'grandeur' di un tempo che fu, in tempi abbastanza recenti ha detto chiaramente che sarebbe necessario recitare il "De Profundis" decretandone una fine piuttosto ingloriosa. D'altra parte i presidenti francesi da De Gaulle in poi questo trattato non l'hanno mai amato veramente fino in fondo. L'attuale presidente francese Macron ha cercato di mettere gli altri 29 alleati di fronte alle proprie responsabilità. Alleati che però hanno volutamente glissato l'argomento.

Ed il 4 dicembre si svolge la celebrazione della ricorrenza del 70 anni della fondazione dell'Alleanza nella capitale del Regno Unito, in quella Londra che è ancora alle prese con la soluzione definitiva della Brexit. Gli alleati sono sempre più spaccati al suo interno e il membro più forte, gli Stati Uniti del presidente Donald Trump, hanno detto chiaramente che se i partner europei non sostengono in modo più sostanzioso allargando i cordoni della borsa, potrebbe decidere di uscirne.

Gli scenari futuri della NATO

E adesso che succederà? Nell'ultima riunione degli stati membri, il presidente Macron ha detto esplicitamente che bisogna far entrare nell'Allenza la Russia, anche se soffre ancora dell'embargo che ha avuto in quanto ha appoggiato militarmente alcuni anni fa le popolazioni filorusse residenti in Ucraina e annettendosi di fatto la Crimea (è dal 1854 che la Russia ci prova per ottenere il suo spazio marittimo nel Mediterraneo).

Questa richiesta è stata avanzata dal presidente della Repubblica Francese in quanto teme non tanto la Russia ma la Cina che, in questi ultimi venti anni, è cresciuta esponenzialmente sia economicamente che militarmente. Per questo motivo ha chiesto di fare uno sforzo politico per ammettere questo grande paese dell'Europa, che sembra essere in grado di contrastare l'espansionismo cinese, ma che certamente non è accettato dai tre paesi baltici che un tempo appartenevano all'ex URSS. Scenari che, nel corso dei prossimi anni e, se l'Alleanza sopravviverà ai colpi di disgregazione interna che gli stessi alleati a turno cercano di dare, sono tutti da decifrare con attenzione.