La storia di Ciro Di Marzio detto 'l'Immortale' (uno dei protagonisti della serie televisiva 'Gomorra') è diventato un film uscito nelle sale da ieri 5 dicembre. L'opera crossmediale è interpretata e diretta dall'attore napoletano Marco D'amore. Questa pellicola da una ventata di innovazione e permette ai telespettatori per la prima volta nella storia delle serie televisive di assistere ad un prodotto che rappresenta anche un segmento di racconto a cavallo tra due stagioni di una fiction. In questo caso, il film l'Immortale rappresenta a tutti gli effetti un ponte di collegamento tra la quarta e la quinta stagione della serie televisiva ispirata all'omonimo libro di Roberto Saviano.

Il film è un ponte tra passato e presente dell'Immortale e un collegamento per Gomorra 5

Il film l'Immortale ci permette di capire le origini di questo personaggio che nelle prime tre stagione di Gomorra ha assunto una dimensione quasi metafisica. Infatti, Ciro Di Marzio con i suoi silenzi, con la sua disperazione e crudeltà è a tutti gli effetti uno dei più cattivi della storia della letteratura, delle serie televisive e del Cinema. Inoltre, l'Immortale protagonista dell'omonimo film fa ben capire fin dai primi minuti che lui non è una persona coraggiosa, ma semplicemente non teme più nulla perché ormai non ha più nulla da perdere. Quest'ultimo non ha più paura nemmeno della morte e per questo non stupisce che nelle acque del golfo di Napoli, Ciro Di Marzio è in un certo senso 'risorto'.

Come si suol dire: 'Il male non muore mai'.

Infatti, Ciro nonostante nel finale della terza stagione di Gomorra sia stato colpito al petto da un proiettile sparato dall'amico fraterno Gennaro Savastano continua a vivere. E' passata un'intera quarta stagione e tutti credevano che il personaggio fosse ormai morto e sepolto e invece, con un colpo di scena è rinato in quanto il proiettile ha solo sfiorato il cuore.

L'Immortale tra la Napoli degli anni '80 e il presente in Lettonia

Nel film l'Immortale il protagonista Ciro Di Marzio viene proiettato in due sfaccettature: tra la Napoli post terremoto dell'80 e la Riga (capitale della Lettonia) odierna. La storia ci viene mostrata con un continuo dialogo con il presente del personaggio che è ora esiliato nell'Est Europa a fare il broker della cocaina e il suo passato da orfano.

Passiamo quindi dalla sua infanzia tra le strade di Napoli a compiere i primi furti fino alla sua ultima guerra tra i russi e i lettoni. Il tutto per continuare a sopravvivere in un mondo in cui l'immortalità è più una condanna che una cosa positiva.

Nonostante ciò possiamo affermare che l'Immortale vive di vita propria e quindi in attesa della quinta stagione di Gomorra, la pellicola accontenterà sicuramente tutti gli appassionati della serie. Inoltre appassionerà anche chi cercherà qualcosa di diverso dalle solite opere proposte dall'attuale cinema italiano.