Antonio Conte e la Champions indigesta. Con quella di quest'anno sono cinque i flop del tecnico leccese in Europa. Non si può dire lo stesso in campionato, dove le sue squadre sembrano trasformarsi. Con la Juve ha aperto il ciclo vincente che dura ancora dopo nove anni, ha vinto la Premier League con il Chelsea e ha riportato l'Inter al secondo posto in classifica dopo nove anni. Ma in Europa non è andato mai bene. Il problema, forse, riguarda il rendimento dei suoi giocatori, che dopo l'ora di gioco non reggono più il ritmo della partita e subiscono il gioco degli avversari.

Con l'Inter lo si è visto a Barcellona e a Dortmund: due partite dominate nei 60 minuti e poi il crollo. Calo di concentrazione con conseguente rimonta degli avversari. In Italia questi errori sono concessi, in Europa non c'è tempo per recuperare. Forse il modulo assai ripetitivo del 3-5-2 non aiuta in campo internazionale. Le grandi squadre devono saper cambiare faccia in corsa, ciò che non si è mai visto con le squadre di Conte.

Il flop con la Juve

Antonio Conte arrivò alla Juventus nel 2012. Al suo primo anno conquistò lo scudetto con una squadra ancora in costruzione. Ma in Champions il sogno juventino si fermò ai quarti di finale contro il Bayern Monaco. I bavaresi vinsero entrambe le sfide.

Quel match dimostrò la superiorità del Bayern e la pochezza della squadra juventina in Europa. Incredibile, invece, l'uscita ai gironi l'anno successivo. Sotto una copiosa neve di Istanbul la Juve, a cui sarebbe bastato un pareggio per passare insieme al Real Madrid, venne battuta dal goal di Sneijder. Per la Juve fu un duro colpo.

Retrocessa in Europa League, la squadra bianconera sbatté contro il muro del Benfica in semifinale. Conte andò via a fine stagione dopo aver vinto il suo terzo scudetto consecutivo.

Approdo in Premier League, con il Chelsea vince solo il campionato

Nel 2016, dopo un anno in Nazionale, Conte approdò in Premier League al Chelsea.

Subito centrò la Premier. Fu il suo secondo colpo al primo anno da allenatore con una nuova squadra. Ma la seconda stagione fu ben diversa. Il Manchester City vinse il campionato e i Blues si ritrovarono distaccati di 30 punti e sconfitti agli ottavi di Champions dal Barcellona. All'andata finì 1-1 allo stadio Stamford Bridge, con l'errore di Marcos Alonso che regalò agli spagnoli il pareggio. Al ritorno, però, fu un monologo del Barcellona: 3-0 e Conte nuovamente fuori dalla Champions.

Fuori dall'Europa anche con l'Inter

Non è andata bene nemmeno con l'Inter. Anche al secondo anno i nerazzurri sono usciti ai gironi di Champions e gli errori sono stati tanti. L'anno scorso, in un girone di fuoco con Barcellona e Borussia Dortmund, i nerazzurri si sono fatti rimontare i due ottimi primi tempi.

Regalarono punti al Meazza allo Slavia, riacciuffando la partita solo nel finale. Quest'anno, invece, hanno pesato i regali concessi alle prime quattro giornate. Gli errori di Vidal contro il Borussia, quello di Hakimi contro il Real. A poco è servito il fenomeno Lukaku lì davanti che, dopo l'autogoal contro il Siviglia nella finale di Europa League dello scorso anno, 'ha parato' un colpo di testa a Sanchez, diretto in porta, nella sfida contro lo Shakhtar di ieri sera a pochi minuti dalla fine. Segno che l'Europa è davvero una maledizione per le squadre di Antonio Conte.