In questi giorni una moltitudine di cittadini Afghani hanno tentato di abbandonare Kabul, molti andando incontro alla morte.

Tutto il mondo è spettatore di una realtà di genere horror, con protagonista gente come comune ma semplicemente con la sfortuna di vivere altrove, aggrappata alle ruote degli aerei in partenza come ultima speranza di salvarsi da un governo ostile e pericoloso.

L'inizio

Esattamente tutto ciò ha avuto inizio ufficialmente domenica 15 agosto 2021, quando le milizie talebane sono entrate nella capitale dell'Afghanistan: Kabul.

I talebani hanno preso il potere sostituendosi al Presidente Ashraf Ghani, e la cosa assurda è che la paura ha permesso una transizione pacifica del governo, nessuna resistenza e una violenza consenziente.

I talebani hanno premesso di non volere la guerra, assicurando alla moltitudine oramai nelle loro mani sicurezza delle loro vite. Ghani è fuggito dal paese.

Prima dell'inizio

Come hanno fatto i talebani, però, a prendere il potere facilmente, in maniera indisturbata?

Una cosa è certa, non si sono svegliati una mattina e hanno deciso di conquistare Kabul.

Sono mesi e mesi che stanno avanzando nel loro progetto di presa del potere, conquistando mano a mano vari territori, per arrivare alla tappa finale: Kabul.

L'accordo controverso con Trump

Nel febbraio del 2020 a Doha, in Qatar, Trump e i talebani hanno stretto un accordo per il ritiro delle truppe USA, ed è stato proprio quello il momento in cui i talebani hanno annusato il profumo della libertà, e come cani rabbiosi oramai senza guinzaglio né museruola hanno cominciato a correre verso le loro prede, scegliendo bene quando e dove mordere.

Dopo tanti anni di lotta al terrorismo, le truppe americane si sono arrese, o meglio, Trump e Biden li hanno autorizzati ad arrendersi, in un percorso iniziato ai tempi di Obama.

Ed ecco che i talebani a poche settimane dal ritiro delle truppe USA, hanno finalizzato il loro piano.

Prima le donne

In Occidente si utilizza molto questa frase: "prima le donne", ed anche a Kabul sembra valere questa massima, che però assume un senso terribilmente differente.

Infatti le donne sono le prime, sì, le prime vittime di questo sistema terrorista.

Ora il "gentil sesso" è ancora più limitato nella poca libertà che avevano conquistato.

Compaiono di nuovo esseri privi dei loro volti, dei loro corpi, della loro identità, e l'unico motivo per cui si sa che sono donne è perché sono totalmente coperte e annullate.

La Storia insegna

La storia insegna che certi errori si ripetono nel tempo, e che spesso tutto si riavvolge come un nastro: venti anni di guerra per diffondere la democrazia non sono serviti a nulla, così come le lotte per i diritti della donna non hanno avuto un senso.

Tutto cancellato, tutto come se non fosse mai esistito, tempo perso nel linguaggio della resa.

Questo evento storico non è qualcosa che può essere confinato in una piccola parte del mondo, non è la sconfitta di un solo paese, né la sottomissione di un unico popolo, è l'intera umanità che piega il capo, è l'involuzione, il regresso della civiltà.