Mercoledì 27 ottobre 2021, l'Italia firma nuovamente la sua condanna a paese retrogrado, o meglio il centrodestra lo fa, e non nel momento in cui 154 voti favorevoli bloccano in Senato l'esame degli articoli e degli emendamenti del Ddl Zan, ma quando il Senato si trasforma in uno stadio ricco di esaltati sicuri di aver vinto realmente qualcosa.
Le domande sono molteplici, ma prima di tutto si deve cercare di comprendere bene cos'è il Ddl Zan.
Il disegno di legge Zan
Il Ddl Zan prende il nome dal suo creatore, il deputato del PD Alessandro Zan, e prevede l’inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni verso omosessuali, transessuali, donne e disabili.
Una proposta che ha appiccato un gran falò nel parlamento, dividendo il mondo politico e civile italiano.
In base al testo del Ddl approvato alla Camera nel novembre 2020, i reati collegati all’omofobia verrebbero equiparati a quelli sanciti dall’articolo 604 bis del codice penale che contrasta il razzismo e l’odio su base religiosa, punendo con la reclusione fino a quattro anni le discriminazioni basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Il disegno di legge istituisce anche una giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, per promuovere una più diffusa “cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”.
L'opposizione
La Lega si è sempre opposta a questa proposta di legge, bloccandone l'entrata in vigore, poiché secondo il loro parere la costituzione già sancisce questi reati.
Oggettivamente non esiste una legge uguale al Ddl Zan, e perché ci sia così tanta paura di crearne una appositamente per il mondo LGBT, non è ancora chiaro.
Una legge che può aiutare a non far accadere più tutto questo scempio, cosa costa approvarla? Le norme che vigono in Italia non sono a tiraggio limitato, questa legge non andrebbe a precluderne altre, per cui perché tanta intolleranza verso di essa?
Il compito di chi è al potere dovrebbe essere dare il buon esempio al popolo, fermare il dilagare del caos e del male in qualsiasi forma esso si presenti, ed invece si dà sempre più adito all'inciviltà e alla discriminazione di essere i fertilizzanti della nostra Terra.
Si parla di tagliola
La tagliola ha segnato la fine del Ddl, bloccando l'iter e rimandando la possibilità di avere una legge contro l'omotransfobia all'anno prossimo. Sì, perché il disegno di legge di Zan non potrà essere ridiscusso prima di sei mesi a partire da ora.
Gli oppositori di questa storia l'hanno pensata proprio bene, poiché affidandosi all'articolo 96, ovvero alla proposta di non passare all'esame degli articoli del disegno di legge in questione, hanno bloccato il Ddl per un bel po', ed il tutto operato con voti segreti.
Il vero problema, però, non è l'approvazione o meno di una legge, ma è il fatto stesso che debba esistere una legge per motivare le persone a smettere di reiterare i cosiddetti "crimini d'odio".
La storia si ripete: quanto c'è voluto per capire che la violenza verso le donne è un problema serio? Che lo stalking doveva essere combattuto? Che il razzismo non aveva motivo di esistere? Troppo tempo.
Eppure questi problemi non sono stati ancora risolti del tutto, troppe menti chiuse ancora non concepiscono questi concetti.
Dunque non ci resta che augurarci che al più presto la maggioranza degli individui che rappresentano il nostro Paese riesca a comprendere che il cambiamento degli uomini parte sempre dall'alto, da una legge che aiuti la giustizia a trionfare.