Durante il periodo pasquale gli allevamenti di agnelli e capretti sono sommersi dal lavoro a causa delle numerose nascite che vengono organizzate in modo che la carne sia pronta per essere portata al consumatore, in tempo per le festività. Aumentando la richiesta del prodotto sul mercato, aumenta pure il lavoro di chi è nel campo della zootecnia e può capitare che le procedure vengano fatte in modo sommario, anche a spese del benessere animale. In più, gli allevamenti intensivi, indirettamente non sono salubri neanche per la salute del consumatore e per l'Ambiente, in quanto sono fra le cause dell’emissione dei gas serra e di buon parte delle emissioni globali di ammoniaca.
Indagini sotto copertura che portano alla luce illegalità e sofferenze
In Italia vengono uccisi 4 milioni di agnelli all'anno, di essi 800.000 vengono macellati nella settimana che precede la Pasqua.
Con il contributo di varie indagini, messe a disposizione da organizzazioni internazionali no-profit per la difesa dei diritti degli animali, come Essere Animali o Animal Aquality, emerge che il numero degli ovini macellati in Italia dal 2013 è diminuito del 9,11%. In particolare Animal Welfare Foundation ed Enpa sono riusciti a portare alla luce i più macabri retroscena di questi allevamenti.
Roberto Marchesini, etologo e fondatore di SIUA (scuola di interazione uomo-animale), dopo aver visto i filmati e le foto delle indagini svolte ha detto: “Guardando questo filmato ho avuto la netta sensazione di assistere a un girone dantesco, un inferno che purtroppo abbiamo costruito noi umani, un atelier di mostruosità di cui noi siamo produttori, registi e protagonisti.
Gli agnelli ancora pienamente coscienti agganciati di fianco ad altri agnelli con la gola recisa, con il sangue che gocciola su di loro, mi ricorda il quadro di Giotto dedicato a Satana presente nella Cappella degli Scrovegni”, similitudine che descrive bene cosa avviene in questi ambienti.
Dietro le quinte degli allevamenti
Attraverso le indagini di Essere animali emergono diversi dettagli del processo di macellazione degli agnelli.
Raggiunti i circa 10kg, gli agnelli vengono allontanati prematuramente dalle madri, successivamente vengono costretti in camion in cui, talvolta acqua e cibo scarseggiano, così come non vi è un adeguato spazio vitale, dovendo sopportare queste condizioni per diversi chilometri di viaggio. Dopodiché, vengono sottoposti a pesatura, che non di rado li costringe a rimanere appesi per le zampe per circa 10 minuti.
La legge prevede che gli animali prima di essere macellati vengano storditi, ma in alcuni macelli questa procedura è fatta sommariamente o in modo errato, in quanto capita che a occuparsene siano persone inesperte. Inoltre, come mostrano i video fatti dai collaboratori sotto copertura di Animal Aquality, capita che in alcuni casi gli operai uccidano gli animali senza neanche tentare di stordirli.
Questo destino non è riservato solo agli agnelli, ma anche agli ovini, suini, bovini, conigli o qualsiasi altro animale che possa trovarsi a nascere nell'allevamento sbagliato.