Verso la fine di questa velocissima campagna elettorale, Elly Schein del Partito democratico aveva twittato: “Non ce ne facciamo nulla di una leader donna se non si batte per i diritti di tutte le altre donne”. Un modo per rispondere a Giorgia Meloni, che per tutta la durata della campagna elettorale ha rimarcato il suo essere donna, madre patriota e credente.

Il tweet però non solo ha arginato la propaganda dell'avversaria, ma ha anche risposto alle molte parole spese dalle donne appartenenti ad associazioni, reti, comitati e collettivi femministi che hanno alimentato una discussione sull'importanza di un possibile futuro premier donna, che non ha trovato una sintesi efficace.

Una discussione che è stata cavalcata da molti partiti. Soprattutto dal Partito democratico che ha acceso un dibattito, su quanto Meloni fosse dalla parte delle donne, trovando anche giustificazioni, più o meno credibili sul fatto che nessuno, a parte +Europa di Emma Bonino, abbia candidato donne alla guida del proprio partito. I risultati delle elezioni ci hanno dimostrato che essere donna non basta ma essere donna ha aiutato a vincere. Meloni è riuscita ha costruire attorno alla sua identità di genere una caratteristica di unicità e forza che ha ottenuto risultati spendibili in termini elettorali.

Elly Schein nuova leader del centrosinistra?

Proporre una donna avrebbe potuto rivelarsi una buona strategia di comunicazione per affermare un sostegno alle donne anche per la sinistra, che storicamente si è battuta per l'affermazione di diritti civili fondamentali per la piena affermazione femminile: dal diritto di voto, all'aborto fino al divorzio.

Ancora oggi la sinistra parlamentare si batte su temi come le quote rose (a cui Giorgia Meloni si oppone), la parità di genere, la parità di stipendio nei posti di lavoro.

Questo voto infatti ha mostrato una novità assoluta per l'Italia: gli elettori e le elettrici sono pronti a votare una donna. Il Partito Democratico sta prendendone lentamente coscienza e tra i vari possibili e prossimi candidati a leader del partito spunta anche il nome di Elly Schein. La vicepresidente delle Emilia Romagna ha tutte le caratteristiche per accendere un vero scontro con Giorgia Meloni.