Riapertura in grande stile per l'appuntamento quotidiano con La Telefonata di Belpietro su Canale 5, che questa mattina ha avuto come ospite il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, chiamato a rispondere ad alcune domande circa la possibile decadenza del leader del Pdl Silvio Berlusconi e sul futuro del governo e dell'Italia.
Iniziano oggi alle 15 i lavori della Giunta per le Elezioni e Immunità del Senato che dovrà decidere sulla decandenza di Silvio Berlusconi, condannato in Cassazione per frode fiscale. Il ricorso dei legali del leader del Pdl alla Corte di Strasburgo per i diritti dell'uomo è stato depositato negli scorsi giorni presso la Giunta: 33 pagine che spiegano come la legge Severino, che sancisce l'incandidabilità e la decadenza di politici che abbiano riportato condanne definitive (a suo tempo votata anche dal centro-destra), non possa essere applicata retroattivamente.
In altre parole, nel caso specifico che riguarda Berlusconi, questa legge non avrebbe alcun valore.
Intervistato da Maurizio Belpietro, nel corso della rubrica che tutti i giorni fa da traino a Mattino Cinque, il Ministro dell'Interno Angelino Alfano sottolinea come quella di oggi sia una giornata cruciale e auspica che la decisione della Giunta sulla decadenza di Silvio Berlusconi non sia di natura politica, ma esclusivamente di diritto. Stando ai freddi numeri e alla provenienza politica dei membri della Giunta, la maggioranza di essi dovrebbe esprimersi a favore della decadenza e incandidabilità di Silvio Berlusconi, ma Angelino Alfano insiste, in più passaggi dell'intervista con Belpietro, sulla necessità che l'ex Presidente del Consiglio venga trattato alla stregua di un normale cittadino.
Maurizio Belpietro, presenza fissa nei palinsesti mattutini di Canale 5 e opinionista importante per la rete ammiraglia di Mediaset, incalza chiedendo al Ministro dell'Interno cosa potrebbe succedere al governo se il Cavaliere dovesse decadere ed essere dichiarato incandidabile: Alfano non parla di una possibile caduta del governo, ma fa capire che la coalizione col Pd all'interno dell'esecutivo non si fonda certo su sintonia e accordi di vedute e sottolinea chiaramente che l'appoggio al leader del Pdl è incondizionato e prioritario per tutti i membri del partito.
Interrogato sul futuro dell'Italia, Angelino Alfano prospetta un solo scenario: un governo di centro-destra che nascerà da regolari elezioni. Quanto a Silvio Berlusconi, il Ministro degli Interni lascia poco spazio ai dubbi: il caso non è chiuso.