Prima uscita pubblica nazionale di ALI (Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia) il neonato movimento politico costituitosi dopo il distacco di un certo numero di aderenti da Fare per Fermare il Declino.

Milano, capitale economica del Nord, è stata scelta dai promotori per l'esordio: l'appuntamento è al teatro Puccini, alle ore 10 del 30 novembre.

Ma chi sono i fondatori di ALI? Silvia Enrico, uno dei referenti del movimento, scrive testualmente: "al progetto hanno già aderito molti prestigiosi esponenti della cultura, dell'economia e persino diversi tra i pochi buoni attori della politica italiana".

Nomi non se ne fanno ancora, almeno pubblicamente. La denominazione "liberaldemocratica" dovrebbe significare un'area nella variegata galassia della destra: saranno una sorpresa sia i nomi in prima linea che la collocazione di nicchia nello schieramento da sinistra a destra.

Perché ALI si è staccata da Fare per Fermare il Declino

In una lettera privata di presentazione della nuova formazione, Silvia Enrico spiega le motivazioni della scissione: "al di là dell'impegno di tutti i suoi dirigenti, ha oggi un peso marginale nel panorama politico italiano: svolge un ruolo di stimolo, ma non riesce a dare vera voce alla voglia di cambiamento che c'è nel Paese. Una voglia più forte che mai, nei moltissimi italiani che non hanno mai creduto o hanno smesso da tempo di credere al "Berlusconi liberale", e che sono poco o nulla convinti delle proposte del PD".

Partendo da tali convinzioni si è formato un gruppo di persone provenienti dall'esperimento fallito di "Fermare il Declino", bocciato dai votanti nella tornata elettorale del 2013; se ne sono uniti altri rimasti delusi da Scelta Civica e che aspirano ad una "rivoluzione liberale; si sono poi aggiunti "tanti nuovi amici" che militano in diverse associazioni.

Forti dell'esperienza negativa di Fare, iniziata a luglio 2012, e naufragata anche per il poco tempo a disposizione per l'organizzazione su scala nazionale, questo nuovo gruppo ha mantenuto la finalità di offrire agli elettori un'alternativa agli attuali partiti e all'attuale classe politica; come ci si attende da un movimento di ispirazione liberale, ALI come primo obiettivo si rivolge a chi "ha voglia di combattere e attende solo l'occasione giusta per sfidarsi e sfidare uno Stato dirigista ed una burocrazia oppressiva".

Per dirla con uno slogan coniato per l'occasione, il nuovo movimento scende nell'agone politico con la missione di "unire forze, elaborare programmi, combattere battaglie".

Secondo il noto economista Michele Boldrin, coordinatore nazionale di Fare per Fermare il Declino, la "costola" fuoriuscita di ALI è una "associazione che dallo scorso 12 novembre ha cambiato nome e statuto ed ha deciso di intraprendere un percorso politico autonomo e distinto".