Oggi 22 novembre 2013 sono stati divulgati gli esiti dei Sondaggi politici e/o elettorali di Ixè per Agorà (Rai 3) e di Swg. Non vi sforzate di capire quale siano i dati più veri, la verità, quella insindacabile non esiste, si saprà solo dopo lo spoglio delle urne.

Si capirà finalmente se la scissione del PDL ha fatto bene al Centrodestra? Si riuscirà a trovare il vero potenziale del Nuovo Centrodestra? E il PD subisce davvero in negativo le dichiarazioni pepate di Renzi e i problemi interni del partito aggiunti a quelli del Governo Letta? Perchè il M5S viene dato sempre con dati molto contrastanti fra loro di molti punti percentuale?

Cercheremo di scoprirlo tramite i dati sulle intenzioni di voto degli italiani nel caso si andasse a votare, esprimerò la mia ma ognuno può e deve farsi la propria. Teniamo però in considerazione che si stratta pur sempre di semplici proiezioni elettorali a campione.

Sondaggi politici Agorà (Ixè) del 22 novembre 2013, intenzioni di voto

Chissà se Matteo Renzi ospite in studio avrà gradito sapere che il suo PD ha guadagnato mezzo punto confermando di essere il primo partito con il 27,3%. Seconda forza il M5S con il 25,0% ma in calo dello 0,3%. Forza Italia si piazza come terza forza con il 17,3%, il Nuovo Centrodestra ottiene il 6,2%, da rilevare che l'ex PDL aveva lo 0,9% in più.

Segue SEL al 4,1% in calo di oltre mezzo punto, scende anche la Lega al 3,5%, piccola ripresa per Scelta Civica al 2,8% e l'UDC al 2,6%.

Ixè non rileva il dato dei piccoli partiti per cui il dato per coalizione non c'è. Ma la novità rivelata da Agorà sta nel fatto che con Renzi il PD potrebbe recuperare oltre 3 punti, voti "scippati" a Forza Italia e al M5S meno quelli persi dalla sinistra più tradizionalista.

Sondaggi elettorali SWG del 22 novembre 2013, intenzioni di voto

Dato molto simile al precedente quello del PD al 27,4%, ma in questo caso viene rilevato un calo di quasi 1 punto.

Molto più quotata Forza Italia con il 21,1%  che resta invariato, al Nuovo Centrodestra viene attribuito il 6,0%. Abnorme differenza per il M5S che qui viene dato solo al 19,8% e in calo dell'1%, un dato complessivo clamoroso se confrontato con quello attribuito da Ixè.

Sulle intenzioni di voto per coalizioni, sembra esagerato il vantaggio del Centrodestra che complessivamente arriva al 37% e che dopo la scissione del PDL sale di ben 2,6 punti.

Al Centrosinistra solo il 32,9% che perde lo 0,4%.

Quello che si può dedurre da questi ultimi 2 sondaggi incontrovertibilmente, è che per entrambi la somma degli indecisi e astenuti è ad un minimo del 40%, questo potrebbe in prospettiva cambiare di molto gli scenari politico elettorali.