Il nemico più temuto dai clochard che non hanno una casa dove abitare è il clima.

La casa è sotto un ponte

La loro casa è la panchina di un parco pubblico, una stazione ferroviaria, uno scantinato in edifici malandati e disabitati, un ponte sotto cui difendersi dalla pioggia, un marciapiede riparato da una balconata, un androne di palazzo.

Per tre stagioni all'anno tali ricoveri sono il loro punto di riferimento alla meno peggio. L'inverno diventa per essi una tortura e, in numerosi casi, è la stagione che talvolta pone fine alla loro problematica esistenza.

I volontari conoscono bene questi "ultimi" della società e approssimandosi la brutta stagione, le piogge, i venti freddi, a volte la neve, organizzano per essi un "pronto soccorso" con i pochi mezzi a disposizione: cioè, portando una coperta.

Sanno dove i clochard trovano rifugio e di notte vanno a cercarli per posarla sulle loro spalle, per scambiare una parola, magari offrire una bevanda calda.

La Caritas chiede coperte

In collaborazione con la Caritas operano anche le parrocchie di Roma. I sacerdoti - a partire da domenica 1 dicembre e fino a Natale - faranno appello ai fedeli durante le funzioni religiose per chiedere loro non danaro ma coperte. Per chi non frequenta le chiese, ma vuole fare un'opera di carità, può regalare una coperta all'Ostello Don Luigi Di Liegro, in Via Casilina 144, Roma.

Insieme alla Caritas - già in azione dal 24 novembre - si sono attivati anche gli amministratori della capitale: sono allo studio una serie di interventi mirati a soccorrere i senza tetto con varie modalità.

A Roma 24 mila clochard, più di metà italiani

Di questa categoria di cittadini emarginati si sono occupati ripetutamente sia i mass media con inchieste, che diversi enti.

La giornata mondiale contro la povertà estrema del 17 ottobre 2003, aveva quantificato in 6 mila i senza fissa dimora a Roma (5 mila a Milano, 2 mila a Torino e altrettanti, circa, a Bologna, Firenze e Napoli. In Italia, 17 mila in totale).

Dopo sette anni, il problema ha assunto proporzioni drammatiche e il numero dei clochard di Roma è passato da 6 mila a 24 mila (inchiesta di Alessandra Paolini, su la Repubblica del 14 settembre 2010).

Di giorno cercano un pasto caldo al centro Astalli, la sera bussano agli ostelli della Caritas per un letto che non c'è per tutti. Anche la comunità di Sant'Egidio offre qualche sostegno.

I senza dimora extra comunitari - secondo l'inchiesta - erano 17 mila, i comunitari 2 mila 240. Quasi 4 mila gli italiani.

Senza fissa dimora in Italia oltre 47 mila

L'Istat, la Caritas, Fiopsd e il ministero del Welfare hanno censito per la prima volta a livello nazionale il fenomeno dei senza fissa dimora. Dal Rapporto 2011 risulta che sono 47 mila 648 in Italia, di cui oltre 6 mila 200 donne. A Roma, la maggioranza dei senza tetto sono il 51,3 per cento di italiani contro il 49,7 per cento degli stranieri.