Con un comunicato congiunto delle segreterie del Pd del Lazio, di Roma e provincia, è stata appena resa nota la notizia del blitz di ignoti negli uffici della segreteria del Pd, avvenuta nella notte tra il 23-24 gennaio.

Il fatto: il blitz nella sede del Pd

Documenti e cassettiere degli uffici del Pd della Garbatella a Roma, sede della segreteria regionale, delle federazioni di Roma e provincia, sono stati messi a soqquadro, rovesciati e distrutti, senza escludere nessun locale del secondo piano di Via delle Sette Chiese. L'atto è stato immediatamente denunciato dai dipendenti del Pd che stamattina si sono recati presso gli uffici trovando l'amara sorpresa.

L'opinione di Zanda (Pd)

Per il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, il blitz ai danni della sede del Pd di Roma "è solo un vile atto antidemocratico", considerando il caso non isolato, ma che si ripresenta a distanza di soli due mesi con le stesse modalità. Inoltre, Zanda si è lasciando andare nei commenti sulla vicenda mettendo in luce come un tale atto sia inaccettabile ma che soprattutto non debba essere sottovalutato dalle autorità, in quanto si tratta di azioni volte a intimidire l'operato del partito.

Zanda ha concluso ricordando che il Pd costituisce il partito che maggiormente, oggigiorno, opera nell'assicurare un andamento democratico dell'Italia, con l'obiettivo di ridurre il populismo e tutelare il Capo dello Stato, la libertà di stampa e la magistratura nello svolgimento della propria attività.





In conclusione, il presidente dei sentori del Pd ha invitato le forze dell'Ordine a fare tutto il possibile nella ricerca dei colpevoli riponendo tutta la sua fiducia sull'operato delle Forze dello Stato e esprimendo tutta la solidarietà verso i militanti e simpatizzanti del partito.