Quali sono le ragioni e i motivi che stanno dietro agli scontri di questi giorni a Kiev? Scontri che stanno rapidamente portando l'Ucraina sull'orlo di una guerra civile. Tutto è riconducibile a tre fattori: la povertà dell'Ucraina, l'attrazione che l'Europa ha su una parte importante della popolazione e l'influenza che invece ha la Russia, che spera di portare l'Ucraina nella sfera di potere euro-asiatica che costruendo.

Yanukovich, presidente ucraino, nei mesi scorsi era sul punto di firmare un accordo con l'Unione Europea, accordo che però non avrebbe significato un ingresso nell'Unione Europea immediato, e nemmeno un prestito consistente per il suo paese, a rischio bancarotta.

Invece, siamo alla fine del novembre scorso, Yanukovich decide di non firmare l'accordo d'associazione dell'Ucraina all'Ue, preferendo i 15 miliardi di euro promessi da Putin.

La popolazione, o meglio, la parte occidentale della popolazione ucraina, che già si sentiva sulla strada per entrare nell'Unione Europea, non ci sta. Si sente tradita. E inizia a scendere in piazza. Le manifestazione che si tengono quotidianamente per le strade di Kiev sono in origine pacifiche, ma poi deflagrano, in seguito alla decisione di Yanukovich di varare misure repressive nei confronti di chi scende in piazza. Da quel momento i manifestanti - tra cui nel frattempo si sono infiltrate le frange nazionaliste, più che filoeuropee - lasciano da parte gli intenti pacifici e mettono in scena una e vera e propria guerriglia. A cui la polizia risponde con la violenza e sparando ad altezza uomo.

Oggi, però, potrebbero arrivare i primi segnali di accordi per fermare gli scontri tra Yanukovich e la Ue.