Giustizia, amnistia, indulto, lavoro, pensioni, esodati e Quota 96: Forza Italia di Silvio Berlusconi e il Partito democratico di Matteo Renzi, dopo l'accordo sulla legge elettorale Italicum e sulle riforme costituzionali, potrebbero raggiungere un accordo anche sulle riforme della giustizia, del lavoro e delle pensioni.

A dichiararlo è il presidente del gruppo parlamentare alla Camera dei Deputati di Forza Italia Renato Brunetta.

Giustizia, amnistia e indulto 2014: nuovo accordo Renzi-Berlusconi?

Forza Italia è pronta a sostenere anche una riforma cardine per il nuovo governo come quella della giustizia?

"Siamo prontissimi - ha detto all'Ansa l'ex ministro del Governo Berlusconi Renato Brunetta - a sostenere anche una riforma cardine per il nuovo Governo Renzi, quella della giustizia. Va fatta e se il premier Renzi sarà in grado di farla noi la votiamo". Va detto che ieri dopo le consultazioni di Renzi con i partiti hanno previsto la possibilità di votare la fiducia al governo i senatori del gruppo parlamentare Gal (Gruppo autonomie per la libertà), gruppo vicino a Forza Italia in quanto composto da alcuni parlamentari eletti nel Pdl e di cui fa parte il senatore Luigi Barani il quale ha già proposto un ddl per amnistia e indulto che piace a Forza Italia e a Berlusconi e che quindi in tema di giustizia potrebbe rientrare negli ipotetici accordi tra Forza Italia e il Pd.

Lavoro, pensioni, esodati e Quota 96, Brunetta: "Pronti ad accordo col Pd di Renzi"

"Noi siamo nitidamente opposizione, ma abbiamo chiesto a Renzi e al Pd - ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio - di fare insieme la legge elettorale e leriforme costituzionali. Per il resto, il Governo Renzi - ha aggiunto Renato Brunetta - vada avanti se ha i numeri.

A me sembra che la maggioranza - è il ragionamento del capogruppo di Forza Italia alla Camera - non sia poi così maggioranza, se il Governo Letta era debole, ci sembra che il Governo Renzi nasca con una maggioranza uguale e forse addirittura più debole. La nostra sarà - ha aggiunto Brunetta - un'opposizione seria, ma certo se Renzi propone di varare la mia riforma della pubblica amministrazione - ha concluso Renato Brunetta - io sono pronto a votarla, così come se cancella la riforma Fornero del lavoro e delle pensioni".

Riforma pensioni, Standard and Poor's: "In Italia i soldi ci sono"

E a proposito di pensioni in Italia "la sostenibilità del costo delle pensioni oggi c'è", secondo la valutazione della responsabile per il Sud Europa e l'Italia di Standard and Poor's, Maria Pierdichi. Secondo la responsabile italiana dell'agenzia di valutazione finanziaria il Paese ha oggi un costo dell'invecchiamento (sanità e pensioni soprattutto) pari al 24% del Pil che è sopra la media europea. Secondo quanto emerge da uno studio di Standard and Poor's, comunque, il profilo "non peggiora tanto" in un orizzonte di quaranta anni così come avviene invece in altri paesi europei come la Francia. "Dal 2010 al 2050 in Italia il costo sale dal 24 al 26% del Pil, non è un grande peggioramento, ha detto responsabile per il Sud Europa e l'Italia di Standard and Poor's Maria Pierdichi intervenendo oggi a Roma durante un convegno organizzato da Prelios sgr.