Matteo Renzi, al terzo vertice mondiale sulla sicurezza nucleare che si è svolto a l'Aja, ha invitato i parlamentari dell'Unione Europea a stabilire regole certe per la sicurezza nucleare. Per quanto riguarda l'Italia - ha detto il Premier - è certo che si continuerà a stanziare fondi per la messa in sicurezza e il decommissioning, cioè lo smantellamento dei siti nucleari disseminati sul territorio nazionale. Ma per Renzi c'è anche un'altra priorità: la gestione dei rifiuti radioattivi.

L'intervento di Renzi

Al Nuclear Security Summit de l'Aja, il Premier italiano oltre a sottolineare l'importanza della messa in sicurezza dei siti nucleari italiani, ha anche ricordato che Italia e Belgio hanno già rimosso un discreto quantitativo di uranio arricchito e di plutonio.

In particolare dall'Italia sono stati rimossi venti chilogrammi di plutonio e 100 di altri materiali radioattivi che saranno stoccati negli Stati Uniti, fino a quando non subiranno un processo di impoverimento che li renderà meno nocivi e utilizzabili per scopi civili. Come mai tanta generosità da parte degli Stati uniti? Semplicemente perché questi materiali l'Italia li ha ereditati dalla Nato, che li utilizzava per alcune ricerche.

L'Italia e il nucleare

Nonostante il Belgio abbia dichiarato che fino a ora è stata rimossa una "significativa" quantità di materiali radioattivi, in Italia ci sono ancora otto impianti nucleari da dismettere e tantissimi altri materiali radioattivi. Basti pensare che nel Bel Paese solo i rifiuti radioattivi ammontano a novantamila metri cubi, distribuiti nei 23 impianti dislocati in ben undici regioni italiane.

Tra l'altro la Direttiva europea 2011/70 Euratom, che recentemente è stata recepita anche dall'Italia, prevede la realizzazione di un deposito nazionale in cui raccogliere tali rifiuti. Il deposito dovrebbe essere collocato in un Parco tecnologico. Tuttavia a oggi non solo non esiste ancora un deposito simile, ma non è stata ancora nemmeno individuata un'area da destinare al Parco.

Il momento del fare

Ora si resta in attesa che Matteo Renzi alle promesse faccia seguire i fatti, perché la rimozione dei rifiuti radioattivi e lo smantellamento dei siti nucleari con relativa bonifica dei suoli, sono "la priorità" per eccellenza. I veleni radioattivi continuano a mietere vittime in ogni dove nel nostro territorio. Finiti i proclami e le strette di mano, speriamo che arrivi davvero il momento del fare.