La bellezza unica e incomparabile della Costiera Amalfitana da sempre ha incantato i visitatori che qui arrivano da ogni parte del mondo. Divina è stata definita dai poeti questa spettacolare costa campana che si affaccia sul golfo di Salerno, e mai appellativo fu più meritato e appropriato. Le sue terrazze verdi sospese sul mare, il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, rendono quest'angolo di Italia ammaliante e suggestivo. E chi ha voglia di scoprire una Costiera Amalfitana inedita, non da dépliant turistici tanto per intenderci, potrebbe ritrovarsi in posti in cui la natura è incontaminata e il tempo sembra essersi fermato. A Positano, per esempio, nascosto da una fitta vegetazione fra strapiombi e rupi scoscese, si trova un luogo magico: l'Oasi del Vallone di Porto. Magico è il luogo, è incredibile è il suo affascinante custode: Gianni Menichetti.
Gianni Menichetti e il suo canyon selvaggio
Sulla strada che porta a Positano, nascosto agli occhi da una fitta vegetazione, esiste un varco che quando si attraversa, conduce in un'altra dimensione. Difficile credere ai propri occhi. Il paesaggio che si schiude è quasi amazzonico. Ruscelli che scendono a valle fra le rocce formando cascate canterine, felci rigogliose, alberi che filtrano i raggi del sole creando atmosfere fiabesche. E poi grotte, e sentieri che s'inerpicano, fino a raggiungere una cascina abbandonata. Ed è qui che vive dal 1971 Gianni Menichetti, forse l'ultimo dei veri esistenzialisti. La cascina è un piccolissimo rifugio che la sua compianta compagna Vali Myers, grande artista, aveva ricevuto in concessione dal Comune di Positano. Nella cascina non c'è luce, non c'è gas, non c'è telefono. Nulla che abbia a che fare con la moderna tecnologia la cosiddetta civiltà. Da quando la compagna Vali Myers è andata via per sempre rubata alla vita da un male incurabile, Gianni vive circondato solo dai suoi amati cani, da qualche capretta, dalle galline. Insomma, dai suoi amici animali. Ed è in quel silenzio che Gianni Menichetti che, a lume di candela, scrive i suoi libri e dipinge la natura che lo circonda.
L'incanto di una natura selvaggia
Il suono della voce di Gianni Menichetti incanta e rapisce. Lo ascolti mentre racconta della rara Salamandrina terdigitata, meglio conosciuta come Salamandrina dagli occhiali, che ormai vive quasi esclusivamente nella sua Oasi, delle rarissime felci del genere Pteris, Cretica e Vittata, forse le uniche che sono riuscite a sopravvissute all'Era Terziaria grazie a questo straordinario ecosistema. E poi ancora della pianta acquatica Carex pendula, degli odori del bosco, dei falchi, del rumore dell'acqua, dell'alba e delle notti fredde e buie, ma che Gianni ama e attende come si fa con un'amica cara. E mentre parla, attraverso quegli occhi di Gianni fortemente marcati da una matita nera, si vede scorrere, come su uno schermo gigante, tutta la bellezza di una natura così generosa. Vedi il mare straordinario azzurro della Costiera Amalfitana che si schiude a triangolo fra le rocce a strapiombo. Vedi le montagne che svettano in alto fino a toccare il cielo dove i raggi del sole creano un magico gioco di luci e ombre. Insomma, nell'Oasi del Vallone Porto di Positano si vive un sogno terribilmente reale. Un sogno fatto di silenzi e di suoni della natura. Quel silenzio che parla al cuore e che riesce a dare voce ai pensieri.