Il Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama ha dato una specie di ultimatum alla Russia facendo sapere al vertice sul nucleare che se Putin non dovesse fermare le sue azioni belliche, USA e NATO saranno pronte ad intervenire per far rispettare le norme internazionali e l'appena siglato accordo sulla sicurezza, anche perché c'è di mezzo un pericolo geopolitico. Tale summit è stato reso necessario soprattutto perché la Russia detiene grandi depositi di materiali nucleari, ma anche Cina, India, Pakistan e Nigeria non hanno voluto firmare la nuova proposta che andrà ad evitare che tali materiali possano finire in mani terroristiche.

Ma la Russia potrebbe utilizzare lo stesso sistema che ha adottato in Crimea per andare alla conquista di altri territori russofoni, come il Donbass, sempre dell'Ucraina. Putin ha infatti precisato che ha il dovere di proteggere i diritti dei russi che vivono all'estero. E per far questo utilizzerà, se necessario, lo stesso meccanismo appena sperimentato, ovvero:

    • occupare la regione per proteggere i cittadini russi ritenuti in pericolo;
    • appoggio da un governo locale russofilo;
    • integrazione nella Russia.
    Il provvedimento adottato da USA e UE con sanzioni che sono andate a colpire principalmente alti funzionari russi, ha sicuramente peggiorato il pericolo geopolitico che era ed è già molto influenzato da diversi fattori, come le dimissioni del ministro della Difesa ucraino ad interim, Igor Teniukh, e le nuove sanzioni settoriali che nei prossimi giorni potrebbero colpire l'energia, la finanza ed il commercio, con la relativa risposta russa di pari valore.