"Nel 2012 rilasciate autorizzazioni per 470 milioni di euro per l’esportazione di sistemi militari verso Israele", spiega Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa. L'Italia vende più del doppio delle armi che vendono insieme Germania e Francia ad Israele, a Gaza. Riforniamo Israele e alimentiamo i conflitti in atto sulla striscia di Gaza. Fin dove si possono spingere degli accordi commerciali? La Rete Italiana Disarmo chiede un embargo sulla vendita di armi ad Israele. Un appello ufficiale al premier Matteo Renzi e al ministro degli Esteri Mogherini.
Molti deputati PD hanno aderito a questo appello. Verrà ascoltato o Israele continuerà a beneficiare delle nostre armi? Oltre 470 milioni di euro di autorizzazioni per l'esportazione nel 2012 e oltre 21 milioni di dollari di armi leggere vendute dal 2008 al 2012 ad Israele sulla striscia di Gaza. Un giro d'affari milionario che lucra sulla vita di quelle popolazioni, che lucra sulla guerra a Gaza, sulla guerra fra Israele e Palestina. Le nostre sono le armi che uccidono e sono il 41% di tutte le armi che uccidono sulla striscia di Gaza.
E gli accordi per la vendita di armi ad Israele continuano anche adesso, in tempo di guerra. In tempo di accordi diplomatici. La Rete Disarmo, con il suo coordinatore nazionale Francesco Vignarca, non ci va di certo leggera: “Noi vendiamo sistemi d’arma a una delle due parti in conflitto, ad Israele, quindi non siamo equidistanti e la nostra posizione come mediatori ne è inficiata”.
L'Italia storicamente è sempre stata una nazione generalmente equidistante tra israeliani e palestinesi, moderatamente sostenitrice di Israele, ma pur sempre neutrale. L'Italia, come Stato, ha sempre mantenuto una linea generalmente neutrale, una linea umanitaria nei conflitti sulla striscia di Gaza. Sia chiaro. Ma questa vendita di armi, fatta comunque da privati, anche se ratificata dai nostri governi, potrà inficiare la nostra credibilità e neutralità durante le trattative di pace con Israele?