La storica alleanza tra la Cina e il regime di Pyongyang ha sempre previsto un rapporto privilegiato tra i due Paesi rispetto alle relazioni tra Pechino e Corea del Sud. In maniera del tutto inaspettata, anche se non priva di logica, il presidente Xi Jinping decide di visitare Seoul prima di Pyongyang.

La sorpresa del "Giovane Leader e Brillante Compagno" Kim Jong-Un sembra comunque essere più formale che reale e sentita, infatti già dal 30 giugno scorso lo Stato Eremita aveva proposto alla Corea del Sud la "cessazione di tutte le attività militari", cercando di appianare di fatto i rapporti con il ricco vicino con cui è tecnicamente ancora in guerra dal 25 giugno 1950.

In questa stessa ottica anche il recente test missilistico, presenziato dal giovane dittatore in camicetta bianca estiva, è da vedersi in chiave anti-nipponica.

Infatti sia la Cina che la Corea del Sud hanno diversi contenziosi in corso con il Giappone, la cui politica nazionalista del presidente Shinzo Abe causa preoccupazione sia per la vigorosa spinta data all'economia nipponica dalle massicce commesse militari, sia per la celebrazione di tutti i caduti nei conflitti a cui prese parte Tokio, compresi i crimini di guerra.

La mossa di Xi Jinping farebbe parte della strategia per isolare il Giappone, permettendo nel contempo di stringere legami economici con un partner commerciale strategico, oltre a far pesare maggiormente l'isolamento al problematico regime della Corea del Nord a cui si presenta comunque come l'unico interlocutore possibile.