Il ricorso all'amnistia e all'indulto è da sempre per i Radicali Italiani l'unica strada da seguire per risolvere una volta per tutte il dramma delle carceri italiane. Il problema del sovraffollamento e delle drammatiche condizioni di vita dei detenuti è infatti ancora molto lontano dall'essere superato, nonostante il Governo continui a proporre nuovi decreti denominati "svuotacarceri".

Nella giornata di ieri è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la nuova legge che dà il prezzo alla tortura subita dai detenuti che hanno vissuto in condizioni di sovraffollamento (ovvero in spazi inferiori ai tre metri quadri): il costo per ogni giorno in cui il detenuto ha subito il disagio è pari ad otto euro, chi ancora deve finire di scontare la propria pena può avere invece una riduzione pari ad un giorno su ogni dieci trascorsi in sovraffollamento.

Rita Bernardini: lo "svuotacarceri" non servirà a nulla

Secondo il Segretario dei Radicali Italiani Rita Bernardini, recentemente intervistata a Radio Radicale, il nuovo decreto approvato dal Governo non risolverà il problema del sovraffollamento delle carceri. Non solo il Governo ha dato un prezzo assurdo al reato di tortura, ma neppure questo risarcimento riuscirà ad essere effettuato. E' infatti difficile pensare che i giudici, già oberati di lavoro arretrato, riescano a prendere in considerazione anche tutte le richieste di risarcimento. In tal senso l'amnistia, avrebbe dovuto essere la forma più idonea per risolvere il problema.

Rita Bernardini: il sovraffollamento è pari al 119% con punte pari al 230%

Nella stessa intervista, la Bernardini rende noti anche gli ultimi sulla reale situazione delle carceri italiane nei quali si svela che la vera capienza dei penitenziari è di 4.200 posti inferiore rispetto alle circa 50.000 unità ufficiali.

Ne consegue che il sovraffollamento è pari addirittura al 119% con situazioni diverse nelle singole sedi: ci sono carceri con un numero di detenuti al di sotto della capienza, ed altri con situazioni drammatiche come il caso di Busto Arsizio dove il sovraffollamento è pari al 210%. Tali dati sembrano essere al momento assolutamente sconosciuti al Consiglio dei Ministri del Consiglio d'Europa.