Resta fondamentalmente irrisolto il problema del sovraffollamento carcerario, arrivato negli ultimi mesi a toccare dati record: 119% la stima media secondo i dati forniti dal Ministero della Giustizia e analizzati dal Partito Radicale Italiano, ma con picchi che possono arrivare addirittura a superare il 200%. Numeri che con tutta l'evidenza non possono essere ritenuti accettabili in un Paese civile e sui quali il Guardasigilli Andrea Orlando ha già tentato d'intervenire con lo svuota carceri 2014. Purtroppo l'iniziativa, seppur resta un lodevole segno di discontinuità rispetto al passato, non sembra poter essere determinante nel medio - lungo termine; il fatto è che prevede la conversione della pena in attività lavorativa solo per chi ha commesso reati minori, caratteristica che ne limita l'efficacia a circa il 10% - 20% della popolazione carceraria.

Sempre più probabile la cancellazione dei 4 ddl per un atto di clemenza in discussione presso la Commissione Giustizia

Stante la situazione appena descritta, nelle ultime settimane gli occhi erano rimasti puntati sulla Commissione Giustizia al Senato, dove risultavano in discussione ben quattro disegni di legge volti ad approvare una forma generalizzata di amnistia e di indulto. Purtroppo il calendario dei lavori è stato azzerato, dopo che la misura è stata trascinata per diverse settimane con continui rinvii. Il Senatore Francesco Nitto Palma ha preso atto dell'eliminazione dei Ddl al riguardo, mentre viene fatta salva solo la discussione sul rinnovamento dei processi civili. Come affermato dallo stesso Ministro Orlando negli scorsi giorni, il tema paga l'improponibilità politica verso l'elettorato, nonché un certo populismo penale portato avanti dai partiti minori per cercare di guadagnare consenso verso la popolazione.

Scontro Orlando - Renzi sul DAP: serve nuova nomina del dipartimento di amministrazione penitenziaria

Che il settore giustizia richieda interventi urgenti non è solo constatabile prendendo come riferimento il problema del sovraffollamento carcerario. Lo scontro ideologico prosegue anche all'interno dell'esecutivo e riguarda la nuova nomina che dovrà guidare il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP).

Il Ministro Andrea Orlando resta di opinione opposta rispetto a quella del Premier Matteo Renzi, che per ottimizzare il sistema vorrebbe far confluire la Polizia Penitenziaria all'interno del corpo della Polizia di Stato. Nel frattempo il Dap resta senza guida da ormai cinque mesi, con tutte le conseguenze del caso: la polizia penitenziaria si chiede come si possa pensare di risolvere un problema così difficile come quello del sovraffollamento carcerario, dato che il principale istituto che se ne dovrebbe occupare a livello operativo resta senza guida.

Purtroppo la situazione di sovraffollamento degli istituti di reclusione sta diventando critica anche per gli operatori che vi si trovano a lavorare (in situazioni di disagio), a partire dalla mancanza di personale: viene riferita infatti l'assenza di 12 dirigenti, la scarsità di un centinaio di direttivi e di oltre 1700 ispettori e di 3000 agenti. In questo modo anche il sistema opera in condizioni di emergenza, motivo per il quale secondo molti l'amnistia e l'indulto resta l'unica strada perseguibile in breve tempo. E voi cosa pensate al riguardo?