Carlo Cottarelli insiste sul concetto di tagliare la spesa pubblica per trovare i fondi necessari al rilancio del Paese, parlando dal palco del meeting di Cernobbio, svoltosi nel primo week end di settembre nella lussuosa cornice di Villa d'Este sul lago di Como, che ha avuto tra i suoi illustri ospiti anche Peres, Arafat, Trichete Christine Lagarde. Si segnalano in particolare gli interventi di Cantone con la sua esortazione a cacciare i corrotti da Confindustria, del ministro Padoanche caldeggia la bontà delle riforme del governo e dell'AD del gruppo FCA Sergio Marchionne che incita Renzia fare tre cose precise e parlare di meno.

Si cerca di trovare una somma di 20 miliardi di risparmi tagliando sulle spese inutili.

Spending review

"Tagli per 20 miliardi? Io credo sia possibile farli visto che si parte da una base di spesa primaria di 700 miliardi". Questa la ferma convinzione di Cottarellisull'entità dei risparmi conseguibili individuando gli sprechi. Quanto al modo di attuarla e realizzare 20 miliardi, come accennato nel suo esordio, aggiunge che saranno necessari degli attenti controlli sulle operazioni comminando anche pesanti sanzioni in caso di flagranti violazioni. 

Su quest'ultimo punto chiarisce il concetto ricordando il caso delle aste realizzate dalla Consip che non prevedeva nessuna forma di ispezione, per cui sono state mandate 200 lettere di richiesta di rendiconto. E sarà altresì necessario procedere per gradi senza esagerare con l'approvazione di troppi provvedimenti per non rallentare eccessivamente nell'attività di controllo della spesa. 

Segnali ottimistici

Il ministro Padoan fa eco al premier Renzi che parla di vedere positivo smettendola coi piagnistei allorquando accenna ai primi sintomi di una ripresa che emergono dal primo risultato prodotto dall'offerta di mini-bond.

Conferma che il bonus di 80 euro sarà nella legge di Stabilità senza nessuna modifica o ripensamento da parte del governo e che le imprese usufruiranno di benefici di tipo fiscale. Sulle riforme esprime tutta la sua assoluta convinzione di saperle fare, aggiungendo che molto potrà contribuire l'azione dell'Europa se saprà staccarsi dalle sue politiche di rigore inserendo un meccanismo di flessibilità che dia slancio alla ripresa in Eurozona.