Arrivano nuove dichiarazioni sul delicato tema dell'amnistia e dell'indulto; dopo essersi mossa la società civile tramite le associazioni di volontariato e difesa dei carcerati, scende nuovamente in campo il sommo pontefice con alcune dichiarazioni molto forti che andremo a leggere tra poco. Nel frattempo continuano a confermarsi come allarmanti anche i numeri sul sovraffollamento carcerario, come quelli presentati durante il Forum Nazionale dei Giovani: si parla di oltre 54.000 reclusi a fronte di una capienza delle strutture carcerarie inferiore ai 50.000 posti, distribuiti su 206 penitenziari.

È evidente il contrasto tra posti disponibili ed effettivamente occupati, tanto che lo stesso Ministro della Giustizia Orlando nel passato ha sottolineato come il sovraffollamento sia conseguenza di decisioni politiche e del populismo penale portato avanti da certi partiti con fini elettorali.

Su amnistia e indulto interviene Papa Francesco: si è andati oltre la funzione sanzionatoria, è tortura

Scuote le coscienze l'intervento di Papa Francesco in relazione a quello che sta succedendo negli istituti di sicurezza italiani; le parole scelte dal pontefice sono molto dure e puntano il dito contro la politica e contro i giuristi, che hanno il compito di limitare e contenere le gravi tendenze alla tortura e le deviazioni che stanno colpendo ingiustificatamente il sistema della giustizia in Italia.

Il papa non fa sconti, puntando il dito contro "alcuni politici senza scrupoli" e le "pulsioni di vendetta che serpeggiano nella società". Secondo Bergoglio, vi è un forte rischio di giustizialismo, cioè di non considerare il diritto penale come l'ultima possibilità di un percorso di ravvedimento. Afferma il Papa: "il sistema penale va oltre la sua funzione propriamente sanzionatoria e si pone sul terreno delle libertà e dei diritti delle persone, soprattutto di quelle più vulnerabili, in nome di una finalità preventiva la cui efficacia, fino ad ora, non si è potuto verificare, neppure per le pene più gravi, come la pena di morte".

Il Ministro Orlando: l'aumento dei detenuti non è dovuto a un aumento dei reati, ma a una scelta politica

A conferma delle parole di Papa Francesco vi sono le dichiarazioni rilasciate solo qualche giorno prima dal Guardasigilli sull'aumento dei detenuti e riportate con attenzione da parte di Blasting news. Orlando ha già sottolineato più volte che l'aumento dei carcerati non è dovuto a "un aumento dei reati, ma a una scelta politica".

Purtroppo si tratta di una presa di posizione che lo differenzia dal pensiero di molti altri politici del suo partito e dell'opposizione. Basti ricordare che lo stesso Premier Matteo Renzi, durante una recente intervista televisiva a Quinta Colonna, aveva avuto parole sprezzanti nei confronti dei condannati, chiedendo che gli si facesse scontare la pena fino alla fine. 

Partito Radicale: Marco Pannella e Rita Bernardini tornano a chiedere amnistia e indulto 

Nel frattempo il partito radicale e l'associazione "Andrea Tamburi" sono tornati a chiedere a gran voce un atto di clemenza: "l'emergenza carceri può essere risolta solo con amnistia e indulto". Maurizio Buzzegoli dell'associazione Tamburi ha sottolineato come la politica continui ad infliggere trattamenti inumani e degradanti ai detenuti, le cui conseguenze sono i gesti estremi che purtroppo ben conosciamo. Come sempre, fateci avere la vostra opinione con un commento; se invece volete restare aggiornati, potete utilizzare il tasto "segui" in alto.