Sullaquestione dell'elezione dei due membri della Consultasi sta facendostrada una nuova idea nella testa del premier Matteo Renzi:aderire allerichieste di Grillo.La svolta è emersa dopo l'incontro chiarificatore avuto con ilPresidente Giorgio Napolitano a margine della discussione sullamanovra economica. Dopo ben 20 tentativi andati a vuoto Renziaccantona Violante e sulla Consultapropone agliuomini di Grillo unaccordo che veda candidati due 'tecnici'.
Bastaritardi
Laconclusione alla quale è giunto il capo del governo matura dopo leriflessioni fatte da Napolitano che ha sollecitato un accordo tra leparti nominando lui stesso due membri. Raccogliendo l'invito delPresidente dichiara che è arrivato il momento che il suo partitocomprenda che non si possono commettere altri ritardi e va aperto untavolo di concertazione col M5S. Dimostra in questo modo di averraccolto le raccomandazioni a prendere in considerazione gente diassoluta validità morale, mai coinvolta nella politica attiva,abbandonando i nomi che hanno prodotto lo stallo che dura da 20sedute.
L'appuntamentodi stasera
Perfavorire l'accordo Renzi inizierà già a parlarne subito con RobertoSperanza e Luigi Zanda, i capigruppo alle camere, in modo tale che ilnuovo accordo venga accettato immediatamente da stasera, quando cisarà la votazione. In ballo ci sono almeno 143 voti pentastellati ingrado di far ottenere il quorum di 570, pari ai 2/3 dell'assembleanecessario per l'approvazione. Su Facebook arriva la frecciata diDaniloToninelli chegiustifica questa accelerazione, con apertura al movimento di cui èesponente, con la necessità di ottenere i consensi utiliall'elezione dei due candidati.
Laposizione del M5S
Sullerinnovata convergenza di vedute si esprime il capogruppo del M5SAndrea Cecconi che, commentando la preferenza 'renziana' sullanomination di due donne per le poltrone vacanti, ribadisce laposizione del movimento. Solo se degni saranno votati, gente maiappartenuta alla politica prima d'ora e che ha veramente competenzain materia. La chiosa giunge quando ricorda che è da tanto tempo chele richieste del suo gruppo valgono tanto per il Csm (vedasi il casoTeresa Bene) che per la Consulta.