Prosegue malgrado le difficoltà a trovare la condivisione di un'ampia maggioranza dei due terzi del Parlamento la battaglia dei Radicali italiani con in testa Marco Pannella e Rita Bernardini per la concessione ai detenuti di provvedimenti straordinari di clemenza generale ad efficacia retroattiva come indulto e amnistia 2014-2015 contro il grave problema del sovraffollamento carceri in Italia già sanzionato dalla Corte di Strasburgo non solo con la sentenza pilota Torreggiani. E mentre in commissione Giustizia al Senato della Repubblica, presieduta da Francesco Nitto Palma, prosegue l'esame congiunto dei quattro ddl per amnistia e indulto 2014-2015 in attesa del nuovo incontro con il guardasigilli Andrea Orlando, resta drammatica la situazione nelle carceri italiane, le ultime sconfortanti notizie arrivano dalla Sicilia.

Indulto e amnistia 2014-2015, Bernardini (Radicali italiani): 'Nelle carceri si risparmia su tutto tranne che sugli psicofarmaci"

Mentre ribadisce gli appelli per indulto e amnistia nel corso di un'audizione nella commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani presieduta dal senatore Luigi Manconi (uno dei quattro autori dei ddl per amnistia e indulto), Rita Bernardini, leader dei Radicali italiani, denuncia che "nelle carceri si risparmia su tutto, anche nel materiale di pulizia della cella, tranne che sugli psicofarmaci, che consentono - ha spiegato la leader radicale da tempo impegnata nella battaglia per amnistia e indulto 2014 - a persone provate dalla detenzione di poter superare questo stato.

È molto alta infatti, intorno al 25% - ha affermato Rita Bernardini durante un'audizione nella commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani - la percentuale di persone detenute che hanno precedenti di tossicodipendenza".

Sovraffollamento carceri, indulto e amnistia 2014, Sappe: 'InSicilia situazione allarmante'

"Vi sono 6.054 detenuti nelle 24 carceri della Sicilia - secondo quanto emerso durante il congresso regionale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe della Sicilia che si è svolto a Piazza Armerina in provincia di Enna -.

Solo due asili nido per mamme detenute, il 16% circa dei detenuti ha problemi di tossicodipendenza e solamente uno su cinque - viene sottolineato in una nota stampa del Sappe - lavora durante la detenzione. Nei primi sei mesi del 2014 - secondo il Sappe - si sono contati 68 atti di autolesionismo, 46 tentati suicidi e tre decessi per cause naturali".

"La situazione che è emersa - ha dichiarato il leader del Sappe Donato Capece - è quella di una situazione allarmante, che non degenera ulteriormente grazie all'impegno e alla passione dei poliziotti penitenziari, che anche in Sicilia - ha sottolineato il segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria - lavorano con professionalità, competenza, abnegazione e umanità".