Sulla riforma della giustizia nella parte che riguarda la riforma della giustizia civile quindi la modifica del processo civile il Governo Renzi sarebbe orientato - come da prassi ormai consolidata quando non vuole rischiare che un provvedimento non passi al voto delle aule parlamentari di Montecitorio e Palazzo Madama - a porre la questione di fiducia al Senato. Nel frattempo, contro il sovraffollamento carceri, prosegue l'esame dei ddl per indulto e amnistia 2014 e si valutano le proposte di riforma del sistema penitenziario. E mentre si scalda il dibattito sulla riforma Pensioni prosegue l'iter della riforma lavoro (Jobs act), in attesa della riforma della scuola e della piena applicazione della riforma Pa.

Riforma giustizia, verso la fiducia al Senato

La fiducia sulla riforma della giustizia civile predisposta dal guardasigilli Andrea Orlando (Partito democratico) potrebbe essere posta già mercoledì 22 ottobre 2014 su un maxi emendamento che contenga il testo approvato dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama presieduta da Francesco Nitto Palma (Forza Italia) e alcune modifiche concordate nella maggioranza che sostiene il Governo Renzi - composta da Pd, Ncd e Scelta civica - sulla negoziazione assistita per lo scioglimento del matrimonio. In commissione Giustizia ricomincia oggi martedì 21 ottobre l'esame dei ddl per indulto e amnistia il guardasigilli Orlando continua a lavorare sulla riforma del sistema penitenziario.

Maroni: riforme necessarie ma Renzi sbaglia

"Le riforme sono necessarie, ma vanno fatte nel modo giusto e Renzi sta agendo nel modo sbagliato", ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervistato stamane a Londra dalla Cnbc nell'ambito del World Expo Tour. "Prima di essere presidente della Lombardia - ha detto l'ex segretario della Lega Nord - sono stato ministro del Lavoro del Governo Berlusconi e ho fatto una grande riforma del lavoro che non ha funzionato come mi aspettavo - ha affermato il governatore lombardo - perché può funzionare solo se c'è una crescita economica.

Questo è il modo - ha aggiunto - in cui si può creare nuovi posti di lavoro, non semplicemente - ha proseguito il leghista Roberto Maroni - cambiando le leggi. Noi stiamo vivendo un periodo - secondo il presidente della Regione Lombardia - in cui la crescita economica è lontana dall'Italia".

Riforma lavoro, Uil: ciambella non riuscita col buco

"Il Jobs act del Governo Renzi non ci sembra una ciambella riuscita con il buco.

Una delega scritta volutamente in forma ambigua", ha dichiarato oggi Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, durante l'audizione in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati presieduta da Cesare Damiano. "Il sindacato - ha aggiunto il leader della Uil - è fortemente critico sia per il merito, ancora molto vago, sia per il metodo con cui si sta portando avanti l'ennesima riforma del mercato del Lavoro".

Riforma pensioni, Polverini: oltre al danno la beffa

"Dopo il danno la beffa: non solo ai pensionati Renzi non darà gli 80 euro promessi, ma pagherà le pensioni con oltre dieci giorni di ritardo lucrando così sulla pelle degli anziani ben 20 milioni di euro in base ai calcoli fatti da alcuni quotidiani".

Lo ha affermato in un comunicato stampa la vice presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Renata Polverini, di Forza Italia, a lungo impegnata nel sindacato primo di diventare parlamentare, commentano la norma contenuta nella legge di stabilità 2015, già contestata dai sindacati, che prevede lo slittamento dal primo al giorno 10 di ogni mese il pagamento delle pensioni.