Nuovi aggiornamenti sul delicato tema di amnistia e indulto, dopo che nella scorsa settimana abbiamo approfondito le problematiche relative all'emergenza sanitaria, che sarebbe in corso nella maggioranza delle strutture carcerarie. Oggi ci occuperemo di un nuovo sit in di protesta tenutosi nella giornata di ieri dai Radicali Italiani assieme all'Associazione Tamburi, oltre che delle recenti affermazioni di Zaia della Lega Nord sull'indisponibilità ad un atto di clemenza. Ricordiamo che il contesto generale resta di grande disagio, nonostante l'approvazione da parte del Governo Renzi dello svuota carceri 2014.

Un provvedimento che negli intenti dell'esecutivo avrebbe dovuto risolvere la questione del sovraffollamento grazie alla concessione di pene alternative alla carcerazione (ovvero attività lavorative) per chi ha commesso reati minori, oltre che a delle misure risarcitorie dedicate a chi ha vissuto il carcere in condizioni non conformi con il rispetto dei diritti umani. Purtroppo secondo quanto affermato più volte dai Radicali Italiani, queste misure sono rimaste in molti casi delle ipotesi di scuola, e anche laddove hanno trovato efficacia applicativa, non sono risultate realmente utili a risolvere in modo definitivo il problema.

Il partito Radicale torna a protestare davanti al carcere di Solliciano

Proprio in riferimento alla situazione appena descritta, il Partito radicale italiano è tornato nuovamente a protestare davanti al Carcere di Solliciano, per chiedere venga garantito il diritto alla giustizia per le persone morte in carcere.

Durante l'iniziativa, i manifestanti hanno scritto su dei cartelloni i nomi di molte delle persone decedute all'interno dei penitenziari, mostrandole in segno di protesta. Il caso più recente ed eclatante è quello relativo a Stefano Cucchi, ma attraverso la manifestazione si è ricordato come negli ultimi quindici anni siano state più di 2300 le persone morte mentre erano recluse tra le mura dello Stato.

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia torna a parlare su amnistia e indulto, chiedendo di costruire nuove carceri

Nel frattempo è tornato ad esprimersi sul tema dell'amnistia e dell'indulto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che sembra voler mettere la parola no davanti a qualsiasi proposta di clemenza che possa riguardare un atto di amnistia o indulto per l'anno 2014.

L'intervento dell'esponente leghista arriva dopo un fatto di cronaca riguardante Treviso, ovvero il tentativo di rapimento subito a danno di una bambina durante un pranzo con la propria madre all'interno di un fast food. In riferimento a questo episodio, sono seguite parole molto dure da parte di Zaia: "Parlamento e Governo Pensano soltanto a nuovi indulti, non a costruire più carceri". Come sempre, restiamo a disposizione per far sentire la vostra voce attraverso i commenti all'articolo. Se invece volete restare aggiornati, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto.