È proprio il caso di dire 'Predica bene e razzola male', guardando online la dichiarazione dei redditi del leader di Movimento 5 Stelle, Belle Grillo. Lui ha sempre ripetuto a tutti gli italiani, che il suo reddito è pari a zero euro e che per fare politica, stava addirittura rimettendo denaro. Dalla pubblicazione dei suoi redditi relativa all'anno 2013, non sarebbe proprio così, visto che risulta un guadagno mensile che supera di poco i 7500 euro, un reddito che equivale circa a quello di ben cinque operai messi insieme. In poche parole e calcoli alla mano, Beppe Grillo ha un reddito complessivo annuale pari a euro 91.511 netti e non è certo un reddito pari a zero.
Dalla pubblicazione risultano anche i redditi relativi agli immobili di proprietà, vediamoli nel dettaglio.
Possiede un appartamento in Francia, per la precisione a Megève con annessi due posti macchina, un'abitazione indipendente denominata Villa Corallina a Marina di Bibbona, a Rimini è proprietario di un appartamento con box auto, un altro appartamento con box e locale seminterrato a Lugano, un box auto a Valtournenche.
Le sue possidenze non finiscono certamente qui, perché è titolare di 10 azioni della BPE (Banca Popolare Etica) oltre al 99% di Gestimar S.r.l. e il 98 % di Bellavista, società con sede legale a Genova. Per quanto riguarda i beni mobili, risulta essere proprietario di una Mercedes Classe A e di una Suzuki Burgman.
Insomma non se la passa poi tanto male, se teniamo conto di tutto quello che possiede.
La sua dichiarazione dei redditi è stata resa pubblica sul sito Parlamento.it, anche se lui notoriamente non è un parlamentare, ma in ogni caso è sempre a capo di un movimento politico e per questa ragione, la trasparenza vale anche per lui.
Ora però l'ex comico, dovrà sottoporsi alle critiche che saranno inevitabili, dopo le sue iniziali affermazioni con le quali dichiarava che non guadagnava nulla e che per fare politica, si offriva gratuitamente sino a rimetterci di tasca propria. Chiudiamo come abbiamo iniziato: è proprio vero l'antico detto 'Parlare bene e razzolare male'.