Con lo slogan "#marinosgomma", inizia la raccolta firme contro il Sindaco di Roma Ignazio Marino. A proporre l'iniziativa il Consigliere Santori e il comitato DifendiAmoRoma. L'obbiettivo della raccolta è quello di sfiduciare il Sindaco e costringerlo alle immediate dimissioni dalla sua carica. Il primo banchetto è stato allestito proprio a Piazza del Campidoglio dove ha sede la giunta comunale. A fine giornata le firme raccolte sono state 9100, "un ottimo risultato" dichiarano gli organizzatori.

Tanti i temi della protesta, molte le iniziative del Sindaco Marino che sono finite sul banco degli imputati e elencati nella petizione #marinosgomma, dalla pedonalizzazione dei fori imperiali e del tridente agli aumenti della ZTL esteso anche ai motorini, dalle critiche per la gestione dell'emergenza tempo alle polemiche con il Prefetto di Roma sulla vicenda unioni gay e per i permessi per la sua automobile.

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Marino non ne combina una giusta - dichiarano gli organizzatori - l'ultima è accaduta in questi giorni, mentre la città era in emergenza pioggia, il Sindaco Marino era a Milano senza preoccuparsi di quello che stava accadendo a Roma. Marino continua a fare scelte sbagliate, in una città dove la viabilità e i mezzi pubblici non sono dei migliori, ha scelto di tagliare ulteriormente i trasporti pubblici, ci sono problemi ovunque, dalla sicurezza alle aree verdi, dalle scuole alla ormai insostenibile situazione spazzatura."

Gli organizzatori ripeteranno l'evento e assicurano che le firme aumenteranno in modo vertiginoso perchè la gente è stanca delle trovate inopportune di Marino e che, si augurano, presto farà qualcosa di utile realmente per la città dimettendosi.

All'iniziativa ha aderito anche il Sulpl, il sindacato di polizia locale, che già in passato aveva dimostrato il proprio malcontento nei confronti della gestione Marino. Principale motivo della protesta del Sindacato di Polizia Locale è contro il contratto decentrato che entrerà in vigore dal primo dicembre e contro il quale la segreteria del Sulpl ha già depositato ricorso presso il tribunale di Roma.