Approvato il cosiddetto Jobs Act, la riforma del lavoro, nei giorni scorsi, siamo in attesa ora dei decreti attuativi relativi alle modifiche dei contratti di lavoro che dovranno essere proposti a partire da gennaio del 2015. Saranno stabilite anche modifiche all'articolo 18. Per quanto riguarda, invece, la Legge di Stabilità siamo ormai alla fase finale della sua approvazione; infatti, molto probabilmente martedì, il Testo sarà approvato definitivamente alla Camera.
Da un prime esame della Legge si evince che le importanti questioni inerenti le pensioni non sono state prese in considerazione. Gli unici provvedimenti che hanno trovato spazio nel Testo sono il tetto massimo previsto per gli assegni pensionistici d'oro e la cancellazione delle penalizzazioni per i lavoratori che vanno in pensione prima dei 62 anni avendo però raggiunto la contribuzione minima.
Per quanto concerne i lavoratori della scuola, i cosiddetti 'Quota 96', ancora un nulla di fatto dopo la cancellazione degli emendamenti che riguardavano questa categoria di lavoratori proposti dal Movimento 5 Stelle e da Sel. Quindi, i circa 4mila lavoratori che sono ancora in servizio, nonostante abbiano raggiunto i requisiti per andare in pensione, dovranno ancora aspettare, sperando che nel 2015 possa essere risolta la loro problematica.
Anche per quanto riguarda l'indulto e l'amnistia nulla si è mosso. La situazione è stata parzialmente risolta grazie al ministro della giustizia Orlando, che nei mesi scorsi ha firmato il 'decreto svuotacarceri' con il quale però non è stato risolto il problema del sovraffolamento delle carceri italiane. Anche in questo caso dovremo aspettare l'anno prossimo per avere un testo unificato sulla riforma della giustizia nonostante queste misure siano state auspicate sia dal Presidente della Repubblica Napolitano che da papa Francesco. Se volete rimanere informati su questi argomenti nel prossimo futuro vi invito a cliccare sul tasto 'segui' che trovate nella parte superiore di questa pagina.
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