Torniamo a parlare di amnistia e indulto, dopo l'annuncio che il Ministro della Giustizia Orlando ha fatto in Parlamento circa la definitiva soluzione del problema riguardante il sovraffollamento carcerario. Il Guardasigilli ha potuto annunciare la fine dell'emergenza precedentemente in atto che affliggeva ormai da molti anni i penitenziari italiani, spiegando che dai 62.536 detenuti registrati alla fine del 2013 si è arrivati ai 53.623 dello scorso anno, con una forte riduzione dovuta alle misure alternative alla carcerazione previste all'interno dello svuota carceri 2014.

Secondo il Guardasigilli, l'anno in corso potrebbe essere quello della svolta, visto che usando le sue stesse parole "i posti disponibili nelle carceri coincideranno con il numero dei detenuti". Durante la propria relazione al Parlamento, Orlando ha voluto anche ringraziare l'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano per le indicazioni suggerite all'esecutivo in tema di giustizia e per le sue denunce sulle situazioni di disagio vissute dai detenuti, che hanno contribuito a mantenere l'argomento al centro del dibattito sulla giustizia.

Amnistia e indulto contro svuota carceri 2014: soluzione nella politica dei piccoli passi, ma Lega Nord chiede ritiro dei provvedimenti

I risultati positivi che sono stati raggiunti dall'esecutivo sono attribuibili certamente agli sforzi del Ministro Orlando, che sulla questione del sovraffollamento carcerario ha scelto un approccio differente rispetto al passato.

Ben capendo che il Parlamento non avrebbe mai portato avanti un atto di clemenza generalizzato a causa del populismo penale e della presa di provvedimenti restrittivi sull'elettorato, ha deciso di attuare una serie di piccoli passi, che nel loro insieme hanno contribuito a sciogliere molti problemi. Certo resta ancora tanto da fare per migliorare le condizioni di carcerazione, offrire opportunità lavorative ai detenuti e ottimizzare l'efficienza della giustizia, come ha più volte ammesso lo stesso Guardasigilli.

Risultano invece contrari a questi provvedimenti diversi membri della Lega Nord, che tramite il leader Salvini hanno parlato di "decreto salva ladri" e di "messaggi di impunità gravi e pericolosi". Il Carroccio resta fortemente contrario a qualsiasi provvedimento di clemenza, pertanto ha chiesto al Governo Renzi di ritirare le ultime misure intraprese in tal senso.

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