Accade di sovente, e anche stavolta l'esito del confronto tra Sondaggi politici elettorali di 2 o più istituti lascia perplessi. Nel gioco a colpi di numeri percentuali abbiamo esaminato le ultime intenzioni di voto ai partiti politici di Ixè (Agorà del 16/01) e Ipsos pubblicate dal Corriere della Sera che consacrano il Pd come prima forza politica ma in modo e tendenza molto diversi, con divergenza fra chi sia avanti fra Lega Nord e Forza Italia, e con l'unica consapevolezza comune: nonostante i terremoti interni, il M5S continua a essere votato da 1/5 circa degli italiani.

Ultimi sondaggi politici Ixè vs Ipsos a confronto al 20 gennaio 2015

Partiamo dai dati dei sondaggi elettorali Ixè tenendo conto che le variazioni sono su base settimanale. Il PD con il 37,6% inverte la rotta guadagnando lo 0,4%, a seguire il M5S con il 18,9% anch'esso in crescita (+0,2%). Prosegue il testa a testa fra la Lega Nord al 13,2% e Forza Italia al 13,1%, ma mentre il partito di Salvini cresce dello 0,2%, quello di Berlusconi flette della stessa percentuale. 

Per quanto concerne le forze politiche minori, Sinistra Ecologia Libertà (SEL) viene stimata al 3,8% in crescita dello 0,1%, aumenta il consenso dello 0,3% arrivando al 2,9% Fratelli d'Italia (FDI-AN), il Nuovo Centrodestra (NCD) al 2,5% cresce dello 0,2%, UDC viene indicata a parte al 1,2%.

Aumenta il dato dell'affluenza del 3,6% che si attesta al 54,3%, ma questo vuol dire che l'astensionismo è decisamente ancora molto alto.

In forte calo la fiducia nel Governo Renzi che in un mese e mezzo perde il 7% passando dal 39% al 32%, perde 1 punto rispetto alla rilevazione della settimana precedente. Parlando di popolarità dei leader politici, stabile Matteo Renzi al 37% e primo passo falso di Salvini che scende al 26% (-1%), paso doble di Grillo che balza dal 14% al 16%, in calo Berlusconi al 13% (-1%), fermo Alfano con il 12%.

E i sondaggi elettorali Ipsos (Corriere della Sera) di Nando Pagnoncelli? Certamente il periodo di tempo preso in considerazione sul chi sale e chi scende è ampissimo, tre i timeframe di riferimento, maggio 2014 con il risultato delle elezioni Europee, la stima del 14 novembre e il sondaggio attuale naturalmente (riconoscibile in neretto).

Partito Democratico 40,8% - 38,3% - 34,8% 

Movimento 5 Stelle 21,2% - 20,8% - 20,6%

Forza Italia 16,8% - 16,1% - 14,8%

Lega Nord 6,2% - 8,1% - 12,8%

Impressionante il raddoppio dei consensi della Lega, tutto da accreditare alla politica del suo leader Salvini che a differenza dei suoi predecessori, apre la porta anche al Sud. Hanno pagato la politica critica sull'immigrazione e l'essere più sensibile alle tematiche reali del Paese, a partire dagli alluvionati, passando per gli operai, ma soprattutto per le piccole imprese. L'inizio dell'ascesa è da far risalire allo slogan Basta Euro.

Stabile o quasi il M5S di Grillo, dopo il silenzio elettorale del dopo elezioni europee del suo leader, le espulsioni e i dissidi interni, tutto sommato ha tenuto davvero bene il partito.

Non poteva che scendere il credito di Forza Italia tra l'inagibilità politica e non solo di Berlusconi e la spaccatura interna creata dai fittiani.

Del crollo del PD e di Renzi, la cui fiducia di Governo perde il 20% da maggio ad oggi, si può solo dire che storicamente chi sta al Governo in un periodo di recessione economica, è destinato a perdere consensi se le politiche economiche non convincono e gli annunci positivi restano tali. Dunque, cosa aspettarsi di diverso dagli italiani?