Negli ultimi Sondaggi politici elettorali Swg vengono indicate le intenzioni di voto ai partiti, ma si mette a conoscenza dei lettori anche cosa pensano gli italiani sull'uscita dall'Euro dell'Italia e se sia il caso di premiare le PMI che non delocalizzano.
Sondaggi politici Swg al 14 marzo 2015: le intenzioni di voto elettorali
Continua a sorprendere il sondaggio elettorale dell'istituto Swg, che stima il partito di Berlusconi ancora nettamente davanti a quello di Salvini, diversamente dalle intenzioni di voto di molti altri sondaggisti.
Addirittura, questa settimana confrontando i dati sui consensi con l'ultima rilevazione risalente a 7 giorni prima, Forza Italia aumenta il vantaggio sulla Lega Nord in virtù di un forte rialzo pari all'1,3%, che lo porta al 16,0% contro il 13,0%, frutto di un ribasso dello 0,6%.
Lo scenario politico diventa ancora più discordante rispetto ai recenti sondaggi politici elettorali Datamedia; infatti, secondo Swg il M5S, in calo dello 0,5%, scende al 16,5%, tallonato da Forza Italia, situazione smentita da qualsiasi altro istituto. Fuori da tutto questo caos c'è il PD che, pur perdendo lo 0,6% dei consensi elettorali, si attesta al 39,2%, un dato altissimo.
Rimane abbondantemente sotto la soglia di sbarramento del 3% il partito della Meloni, Fratelli d'Italia-An, che con il 2,2% scende dello 0,1%.
Decisamente meglio SEL che, invece, guadagna lo 0,3% e si porta al di sopra di essa con il 3,2%. Si rafforza l'alleanza popolare NCD-UDC che raggiunge il 3,8%, in virtù di un rialzo dello 0,4%. Da segnalare la stima molto deludente di Italia Unica (nuovo partito di Passera) allo 0,6%, meno dei Verdi all'1,0% e di Rifondazione Comunista all'1,2%, entrambe in risalita.
Sondaggi politici Swg al 14 marzo 2015: l'uscita dall'Euro e le PMI
Gli italiani sono meno propensi all'idea che l'Italia lasci l'Euro rispetto a quando avevano affermato a fine 2014.
Il 28% oggi è d'accordo a ritrovare la sovranità monetaria uscendo dalla moneta unica, dato in diminuzione del 3%. E' contrario a questa ipotesi il 55% rispetto al 51% di qualche mese fa. Infine, coloro che non si esprimono sono il 17%, percentuale in calo dell'1%.
E' fondamentale premiare le PMI che non delocalizzano e che dunque continuano a produrre in Italia mantenendo di conseguenza i propri dipendenti? Il 40% degli italiani è del tutto d'accordo, il 36% è semplicemente d'accordo, è in disaccordo solo il 6% e addirittura convintamente contrario appena il 3%. Il 15% non sa.