Durante la puntata di Ballarò del 3 marzo 2015, sono stati presentati i sondaggi politici elettorali di Euromedia Research; noi vi vogliamo mostrare non solo le intenzioni di voto sui principali 8 partiti politici, ma anche i dati sulla fiducia nei leader e nel Governo ed altri sondaggi solo in parte visti in tv.
Sondaggi politici elettorali Euromedia per Ballarò del 3 marzo 2015: intenzioni di voto e fiducia leader e Governo.
L'ultimo sondaggio elettorale Euromedia che riguarda le intenzioni di voto risale ad una settimana fa (non divulgato a Ballarò), vedremo, dunque, le variazioni percentuali che si sono verificate dopo 7 giorni.
- Partito Democratico 37,2%
- Movimento 5 Stelle 17,5%
- Lega Nord 14,6%
- Forza Italia 13,0%
- Sinistra Ecologia Libertà 4,4%
- Fratelli d'Italia-An 4,2%
- Nuovo Centrodestra 2,0%
- Unione di Centro 1,8%
Il PD fa registrare una flessione dello 0,3%, dopo che 15 giorni fa era risalito di un punto. Sale appena dello 0,1% il M5S, dopo la perdita di consensi precedente. Dopo una settimane di stabilità, torna a crescere il consenso per Lega Nord, che sale dello 0,6%, mentre Forza Italia continua a scendere, questa settimana è in calo dello 0,5%. In lieve rialzo dello 0,1%, sia SEL che FDI-AN.
Gli alleati in area popolare invertono le loro posizioni, il NCD sale dello 0,2% e UDC perde invece lo 0,2%.
Questione di fiducia: scende quella riposta dagli italiani sul Governo che oggi è al 30,2%, ma in calo sono tutti i maggiori leader politici. Renzi 40,1%, Salvini 25,7%, Berlusconi 23,5%, Grillo 17,0%. Questi dati sono clamorosamente diversi se andiamo a leggere i sondaggi politici elettorali La7.
Altri sondaggi politici (e non) Euromedia Research 03/2015
Agli italiani è stato chiesto cosa avrebbe votato se fosse passato il referendum della Lega Nord bocciato dalla Consulta per l'abolizione della Legge Fornero. Il 66% sarebbe stato favorevole all'abrogazione, solo il 15% si dichiara sfavorevole.
Oltre all'elettorato leghista (91,4%), i più favorevoli all'abolizione sono quelli di Forza Italia (71,0%) e FDI (70,0%).
Sulla misura presa dal Governo Renzi che riguarda l'introduzione della responsabilità civile dei magistrati, il 54,4% crede che non si tratti di una norma che va contro le toghe e che sia un attentato allo loro indipendenza, sostiene l'esatto contrario il 22,6%, non si esprime il 23,0%. Come era prevedibile, gli elettori di FI e NCD sono quasi tutti favorevoli alla nuova norma, lo sono meno quelli del M5S e SEL.
Altro argomento delicato è la percezione dei cittadini sulla ripresa economica. Il 66,1% non la avverte, la sente solo il 24,7%, non risponde o non vuole farlo il 9,2%.
Divisi a metà gli italiani sul referendum inerente il Jobs Act che vorrebbero proporre i sindacalisti Landini (Fiom) e Camusso (Cgil). Il 40,5% crede se si tratti di una prerogativa di Governo e Parlamento la questione lavor, ma il 39,0% dichiara di essere a favore di un referendum al riguardo, si astiene il restante 20,5%.
Concludiamo con gli ultimi sondaggi Euromedia. Il Governo ha stimato una crescita dell'occupazione come effetto del Jobs Act e anche del PIL, in modo lento, ma costante. Il 51,6% non crede a queste previsioni, è positivo il 31,7%. Gli elettori del M5S sono i meno convinti, ma in generale tutti coloro che sostengono i partiti di opposizioni lo sono.
Ma chi apprezza e condivide il Jobs Act dopo i DL su tutele crescenti e nuovi ammortizzatori sociali? Molto 5,6%, abbastanza 24,9%, poco 33,0%, per nulla 22,8%.