Il Def, il documento di economia e finanza, è stato approvato dal Consiglio dei ministri, e sarà in seguito trasmesso alle Camere ed alla Presidenza della Repubblica. Tra le novità c'è il bonus, 1,6 miliardi di euro da destinare al welfare ed all'assistenza sociale; il suo utilizzo preciso sarà comunque deciso nelle prossime settimane. Non sono previste nuove tasse, una buona notizia questa per milioni di italiani in ristrettezze finanziare, inoltre ha precisato il premier Matteo Renzi: "Il tempo delle tasse da aumentare è finito". L'approvazione del documento di economia e finanza da parte del Consiglio dei ministri ha richiesto poco più di un'ora; esso è il nuovo programma della politica economico-finanziaria italiana.
Il grosso delle limature dei singoli provvedimenti giunti dai ministeri è stato fatto durante il giorno.
Le dichiarazioni di Matteo Renzi
Palazzo Chigi ha fatto sapere che tutto ciò ha determinato lo slittamento della convocazione del consiglio. Matteo Renzi ha detto ai giornalisti: "Abbiamo letto pagina per pagina quanto scritto, per evitare sorprese ed ulteriori ritardi". Ora il Def sarà trasmesso alla Camera, al Senato ed alla Presidenza della Repubblica, non ci sono modifiche alle cifre già note sulle risorse aggiuntive, un miliardo e seicento milioni di euro dovuti allo 0,1 percento in meno del deficit rispetto al previsto. Renzi ha poi voluto chiarire un altro fatto: "Decideremo se e come utilizzare tale somma in base alle esigenze primarie, ad ogni modo non sono previste nuove tasse e questo è un punto significativo, un punto chiave, un punto centrale per l'Italia.
Noi abbiamo bisogno di far sì che i sacrifici non continuino a farli i cittadini, ma al massimo qualche politico, oppure qualche amministratore". Dopo l'approvazione da parte delle camere, il Def sarà trasferito a Bruxelles, che ai primi di maggio risponderà con le dovute valutazioni. Non dovrebbero esserci sorprese da parte della Commissione europea, visto che nel documento si sono messe nero su bianco le varie riforme strutturali impegnative, come quella del lavoro, della pubblica amministrazione e della semplificazione burocratica da tempo invocate dall'Unione europea. Intanto il 21 aprile, il ministro dell'economia Padoan arricchirà il Def con le riforme riguardanti il sistema fiscale.