I sondaggi elettorali politici effettuati dall'istituto Ixè per Agorà Rai 3, per quanto concerne le intenzioni di voto, mostrano chiaramente un crollo del PD, nonostante cresca il M5S, il vantaggio rimane molto ampio e rassicurante. Con il Partito Democratico calano i consensi sul Governo e la fiducia nel Premier Renzi, ma probabilmente è proprio la politica economica del segretario PD che trascina giù il proprio partito, oltre alle solite divisioni interne. Vedremo anche la classifica speciale della fiducia nei principali leader e nel Governo Renzi.
Sondaggi elettorali politici al 11 aprile 2015: le intenzioni di voto ai partiti
I Sondaggi politici Ixè Agorà, stimano il PD al 37,6%, rispetto alla settimana precedente il calo è dello 0,8%,.Vedremo se l'ennesimo annuncio pubblicitario elettorale sul tesoretto di 1,6 mld, che è in realtà è solo contabile ad oggi, ma non effettivo se le previsioni sul PIL non la confermassero, non tragga in inganno qualche elettore poco informato e succube dell'annuncite di Renzi, che potrebbe portare qualche consenso.
Il M5S senza alcuna escalation particolare, risale a piccoli passi, se si votasse oggi alla Camera, otterrebbe il 19,0% dei voti, in crescita dello 0,3%, d'altronde molti sondaggi politici elettorali recenti, lo danno in crescita.
Se le regionali andassero in un certo modo, specie in Liguria, il dato potrebbe continuare a salire con più forza. La Lega Nord al 13,5%, rimane stabile. Il partito di Salvini ha ormai frenato la sua grande ascesa dei mesi scorsi, durata fino al caso Veneto, quando la questione della candidatura elettorale regionale Tosi-Zaia, ha diviso almeno in parte l'elettorato leghista.
Riprende leggermente respiro Berlusconi, Forza Italia al 13,1% cresce dello 0,2%, un dato comunque alto se si pensa al caos interno e a quello del centrodestra in generale, e che non trova riscontro nelle intenzioni di voto di altri istituti. Balzo in avanti di Sel che sale dello 0,4% e raggiunge il 4,7%. Fermo al 3,9% il partito della Meloni, Fratelli d'Italia-An, sale nel complesso AP (Ncd-Udc) che viene indicato (abbiamo fatto noi il totale) al 3,7%, registrando un +0,2%.
Dato da non sottovalutare, è quello che riguarda l'affluenza, oggi al 56,6% è in calo 4,5% in 7 giorni, addirittura del 9% circa in due settimane, ovviamente incidono le inchieste e gli scandali che coinvolgono continuamente la classe politica e i suoi esponenti.
Sondaggi elettorali politici al 11 aprile 2015: la questione fiducia
Se il consenso sul silente Presidente Mattarella resta invariato al 70%, ancora in calo è quello del Premier Renzi che scende di un altro punto fino al 38,0%. Per motivi già sopra indicati, minore fiducia anche per il leader della Lega Salvini, scende dal 22% al 21%. Così come il suo Movimento 5 Stelle, sale anche la fiducia degli elettori in Grillo, che passa dal 15% al 16%.
Sorpassato dunque Berlusconi che scende di 1 punto al 15%, mentre Alfano resta stabile al 14% nonostante il suo ministero degli interni sia sotto accusa per mancata sicurezza del nostro Paese.
In un mese Renzi registra una parabola discendente, tendenza alternata per Salvini che al 6 marzo era comunque su livelli leggermente più alti. In ascesa Grillo specialmente nelle ultime 2 settimane, discontinua la parabola di Berlusconi. La fiducia nel Governo Renzi poco più di un mese fa era al 34%, dopo un netto calo si è mantenuto stabile per circa 4 settimane, per poi scendere di nuovo in questa fino al 31%.