Come previsto, Graziano Delrio è divenuto il nuovo ministro delle infrastrutture, prendendo il posto di Maurizio Lupi che si era dimesso. Delrio ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica; una squadra di governo a cui manca ancora un tassello per essere completata, infatti non ha ancora un nome il nuovo ministro degli affari regionali. Per quanto riguarda le prossime elezioni regionali, è stata invece raggiunta un'intesa che riguarda alcune regioni, tra Lega e Forza Italia. Un rimpasto a metà dunque, contento Delrio, che è divenuto ministro dopo il breve interim di Renzi, ma è anche vero che il dicastero degli affari regionali ha urgente bisogno di un nuovo titolare.
Ancora ignoto il successore di Delrio a Palazzo Chigi, ove il neo-ministro delle infrastrutture era il sottosegretario numero uno.
L'intesa Veneto-Liguria-Umbria
La matassa deve essere sbrogliata con il nuovo centrodestra, l'uscita di Lupi dall'esecutivo ha fatto perdere al partito di Alfano una casella consistente; tuttavia l'ipotesi caldeggiata dal presidente del consiglio di nominare sì un centrista, però donna, non ha avuto successo. Peraltro non è stato ancora deciso quale fine farà la gestione dei fondi europei, fino ad oggi nelle mani di Delrio; se ne riparlerà dopo le feste pasquali. L'annuncio della nomina del nuovo responsabile delle grandi opere c'è stato questo pomeriggio durante il consiglio dei ministri, dove è stato peraltro istituzionalizzato il passaggio di Franco Gabrielli dalla Protezione Civile alla Prefettura di Roma, proprio in vista del Giubileo che prenderà il via nel mese di dicembre.
In contemporanea con la nomina di Delrio, dal fronte delle regionali e del trentuno maggio, Lega e Forza Italia hanno siglato un'intesa per il Veneto con Zaia, per la Liguria con Toti, e per l'umbria con Ricci. Matteo Salvini, leader della Lega, ha dichiarato durante un incontro con i giornalisti: "Forza Italia ci ha chiesto di farle giocare la partita con il loro uomo di punta e da solo in Liguria ed Umbria la sinistra non la batti".
Salvini ha comunque messo in chiaro che l'asse è solamente per le amministrative. Brunetta, che guarda ad un cantiere per le prossime politiche infine ha affermato: "Questo è un accordo naturale, del resto abbiamo governato per anni insieme".