Continua il nostro approfondimento dedicato all'emergenza carceri. Nonostante l'attenzione mediatica attorno alla cosa stia andando progressivamente scemando non si placa il lavoro di chi tenta di sensibilizzare le Istituzioni, Orlando e Mattarella in primis, aprendo a serie riflessioni sulle condizioni di vita cui sono sottoposti i detenuti nelle strutture penitenziarie. Da segnalare in particolare l'inaugurazione degli Stati Generali dell'Esecuzione Penale avvenuta martedì scorso presso il carcere di Bollate alla presenza del ministro Orlando; l'evento fa da spartiacque ad un semestre di analisi e ragionamenti sullo stato delle galere italiane, l'occasione giusta ci si augura per sbloccare i ddl su Amnistia e Indulto 2015 sepolti in Commissione Giustizia ormai da diversi mesi.
All'evento era presente anche il Garante Regionale delle persone private della libertà personale Desi Bruno: 'In Italia sta nascendo una nuova idea di pena, siamo al primo passo di un percorso virtuoso che porterà non solo a un miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti ma anche a vantaggi per tutta la comunità'.
Novità Amnistia e Indulto 2015: Manconi del PD propone l'abolizione delle carceri, in galera si continua a morire
Continua dunque l'esame dei 4 ddl su Amnistia e Indulto 2015, che come noto vengono costantemente calendarizzati in Commissione senza che però la cosa possa consentire di sbloccare il dibattito attorno alla loro eventuale approvazione. Gli addetti ai lavori attendono anche che venga redatto l'ormai famoso testo unico contenente un sunto delle proposte illustrate nei 4 ddl, con il membro PD Manconi che si è riservato di attendere ancora sino a quando il ministro Orlando non chiarirà la propria posizione. Lo stesso Manconi ha recentemente presentato il suo ultimo libro 'Abolire il carcere', un testo scritto a più mani nel quale il senatore del Partito Democratico sottolinea come esistano delle forme di pena alternative allo stato di detenzione. L'inefficacia del sistema carcere sta tutta nei numeri, basti pensare che quasi il 70% di chi esce dal carcere torna a delinquere entro 7 anni dal rientro in società. Giusto pensare ad un futuro diverso, qualunque esso sia, ma anche il presente va tenuto in debita considerazione. Le condizioni delle carceri rimangono in molti casi non in linea con i dettami europei anche e soprattutto per via dell'inadeguatezza di strutture e aree sanitarie. L'ultimo clamoroso caso viene denunciato sul giornale 'La Città di Salerno', dove la madre di Giuseppe Danise, detenuto nel carcere di Poggioreale, chiede che il figlio, 43enne malato terminale di cirrosi epatica con diagnosi pesantissime (Epatite C e positività al virus dell'HIV), venga fatto uscire e trasferito in luoghi dove possano prendersi cura di lui: 'L'infermeria del carcere non è capace di gestire la sua situazione, lui ha bisogno dell'interferone e non solo; gli occorrono cure continue […] So che non potrà mai guarire ma il Signore deve decidere della sua vita, non lo Stato nè la giustizia' ha dichiarato la donna come riportato anche da Contatto News, portale online notoriamente attento al problema carceri. L'auspicio è che Orlando ma anche il capo dello Stato Mattarella, il cui intervento è stato più volte invocato dai Radicali, si occupino presto di una situazione che va affrontata con grande determinazione.
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