Matteo Renzi pubblica un lungo video sul sito del governo e interviene nello scontro con i sindacati in tema di riforma della Scuola. Il ddl iniza domani il suo percorso alla Camera ed il voto finale è previsto per il 20 maggio, quasi certamente, da Palazzo Chigi fanno sapere che non saranno posti voti di fiducia per l'approvazione della riforma denominata "Buona Scuola".

Il Premier, ieri, ha anche inviato una lettera ai docenti per cercare di convincerli sugli effetti positivi che la norma dovrebbe portare e per placare le proteste che li hanno visti entrare in agitazione negli ultimi tempi.

Sia in strada che sui social network, con l'invasione della bacheca Facebook di Renzi. Nella lettera si accenna all' occasione "di costruire un futuro migliore per i nostri figli", scrive il Presidente e apre al dialogo per discutere dei cambiamenti che si possono fare al ddl.

Nel video, Renzi, si dichiara contento del dibattito che è nato intorno all'istruzione scolastica italiana che ha riportato il tema al centro dell'attenzione, ma non è entusiasta dei toni assunti dalle varie sigle sindacali e delle loro minacce di indire altre iniziative, dopo lo sciopero e le manifestazioni, atte a boicottare gli scrutini o le prove invalsi, in seguito alla chiusura da parte del ministro Stefania Giannini, sulla possibilità di modificare i punti importanti della riforma.

Inoltre il Premier sottolinea come la riforma della scuola sia legata a doppio filo con la ripresa economica nel nostro Paese: "Cominciamo a vedere segni di ripresa, ma se non c'è cultura non c'è crescita. Oggi firmerò una circolare che prevede lo stanziamento di 4 miliardi per la ristrutturazione delle infrastrutture scolastiche".

Anche il Governo ha diffuso una nota in cui si rende disponibile ad apportare modifiche alla riforma della scuola durante la discussione del decreto in Parlamento e garantisce il suo "impegno ad apportare migliorie al testo in modo che sia ancora più determinante per la scuola pubblica: l'assunzione dei precari, valorizzare il ruolo del docente, l'attuazione dell'autonomia scolastica, incontro con il mondo del lavoro e maggiori investimenti per l'edilizia scolastica".