Chi vincerà le elezioni regionali 2015? Ancora è presto per saperlo, dato che i cittadini dovranno recarsi alle urne il 31 maggio, ma ad oggi è possibile fare delle previsioni sulla base delle intenzioni di voto. Affaritaliani.it ha pubblicato nei giorni scorsi i sondaggi elettorali delle sette regioni chiamate a rinnovare governatore e giunta. In molti casi sembra già chiusa la partita, mentre in altri si prospetta una sfida avvincente punto a punto.

Sondaggi elettorali per le regionali 2015, chi è in vantaggio

La sfida più bella è quella che si sta profilando in Liguria, dove Paita del PD ha perso molto terreno a causa della divisione interna del centrosinistra ed ora è incalzata da Toti; la prima vanta un 30,5% delle intenzioni di voto, mentre il secondo si attesta al 30%.

Il M5S con Salvatore ottiene la terza piazza, seppur a debita distanza, con il 21,5%; seguono Pastorino della minoranza Dem con il 14,5% e Musso al 3,5%. Discorso quasi chiuso in Veneto, dove ci si avvia verso una riconferma di Zaia; il candidato della Lega Nord viaggia con un buon 38% ed ha un discreto vantaggio su Moretti del PD (31,5%). La candidata del centrosinistra ha recuperato un po' di punti percentuali, ma il gap sembra essere incolmabile. In terza posizione figura il Movimento 5 Stelle con Berti al 13%, il quale precede di poco Tosi (12,5%); in coda troviamo Coletti e Morosin entrambi con il 2%.

Delineato sembra ormai da tempo il risultato in Toscana, dove il PD è attestato appena sotto la soglia del 50%; per Rossi, governatore uscente, abbiamo un ottimo 49,5%.

La divisione interna del centrodestra ha chiuso praticamente i giochi, dato che Borghi (Lega Nord e FdI) si trova solamente con il 16%, davanti di un soffio a Giannarelli (M5S) con il 15,5%; più staccato Mugnai (Forza Italia), attestato al 9%. In chiusura abbiamo Fattori con l'8% e Lamioni (Ncd-Udc) con il 2%. Discorso simile, anche se meno clamoroso, nelle Marche, dove Spacca, sostenuto da Forza Italia e Nuovo Centrodestra, non si regalerà il tris.

Il centrosinistra, che ha puntato quest'anno su Ceriscioli, si trova con il 38% ed un ampio margine su Maggi (Movimento 5 Stelle), fermo al 23% in seconda posizione; dietro di lui abbiamo anche Acquaroli (Lega Nord-FdI) con il 14% e Mentrasti (Sel) con il 5%.

La situazione in Umbria è meno scontata di quanto ci si attendesse.

Stando ai dati di Winpoll, di Affaritaliani.it non ci sono le rilevazioni, Marini del PD è in vantaggio su Ricci del centrodestra; la prima vanta il 38,5%, mentre il secondo il 34,5%. Alle loro spalle il vuoto, con il primo inseguitore che è Liberati del M5S con il 19%, poi via via tutti gli altri: De Paulis, Di Stefano, Fabiani e Maiorca. Passiamo ora alla Campania, dove il testa a testa vede De Luca (39%) del Csx in leggero vantaggio rispetto a Caldoro (36%) del Cdx; insegue Ciarambino del movimento di Beppe Grillo con il 18% delle intenzioni di voto. Tra gli altri candidati ci sono Vozza (lista civica) con il 5% e poi Ferrillo ed Esposito con l'1%, entrambi con due liste civiche. Concludiamo con la Puglia, dove l'indiziato principale per la vittoria finale alle elezioni regionali è Emiliano del Partito Democratico.

Il candidato del Csx si attesta al 42% e con un discreto vantaggio sul primo dei rivali. Schittulli (FdI-Ncd) vanta un discreto 22,5% ed è davanti al candidato di FI, Bortone, che ad oggi è fermo soltanto al 16%; nel mezzo Laricchia (M5S) con il 17,5%, poi chiude Rossi con appena il 2%.