Inizia oggi una settimana particolarmente importante per le 'sorti' del disegno di legge della Buona Scuola: quali prospettive e quali scenari ci attendono? Comincerà questo pomeriggio l'esame della riforma in commissione Istruzione: in particolar modo, oggetto dell'approfondimento saranno i 1960 emendamenti con un programma che prevede, fino a venerdì 19 giugno 2015, anche due o tre riunioni al giorno. 

Si sono, invece, già espresse a favore la Commissione Affari esteri e quella delle Finanze, oltre a quella dell'Agricoltura e dei Lavori Pubblici: manca ancora il parere di alcune commissioni, come quella della Giustizia e dell'Ambiente, mentre è particolarmente atteso il giudizio della Commissione Bilancio che, fino a questo momento, si è pronunciata solo su alcuni articoli, tralasciando i nodi cruciali della riforma. 

DDL Buona Scuola: non dovrebbero esserci altre sorprese in Senato

La sensazione, comunque, è che non dovrebbero arrivare altre sorprese come quella della scorsa settimana con la bocciatura in Commissione Affari Costituzionali: le dichiarazioni a 'caldo' degli esponenti del Partito Democratico che hanno parlato di semplice 'incidente di percorso' potrebbero trovare effettivo riscontro. Va detto, a questo proposito, che il voto di questa commissione non è vincolante, nè obbligatorio: ben diverso, invece, se si trattasse della conversione in legge di un decreto.

Riforma Scuola, Renzi e i numeri in Senato: i 'verdiniani' saranno il 'salvagente'

Matteo Renzi dovrebbe riuscire a vincere la propria battaglia in Senato, nonostante la 'spina interna' della minoranza di sinistra e il 'periodaccio' del Nuovo Centro Destra, di cui non si parla tanto sul piano politico quanto sul piano giudiziario per le note recenti vicende che hanno visto protagonisti gli onorevoli Giuseppe Castiglione e Antonio Azzollini.

Il leader del Partito Democratico dovrebbe trovare il proprio 'salvagente' nei 'verdiniani', ossia quella quindicina di senatori staccatasi da Forza Italia e 'seguaci' di Denis Verdini. Se tale appoggio non verrà meno, il percorso parlamentare della Buona Scuola potrà considerarsi virtualmente completato: l'unica ma importante incognita riguarda la data di approvazione, perchè da questa dipenderà la 'messa in moto' della macchina organizzativa riguardante le assunzioni.