In questi giorni dunque si giungerà alla stretta finale della possibile e quasi probabile uscita dall'Europa economica della Grecia, nelle prossime ore si riuscirà a capire se la Grecia e i creditori internazionali riusciranno a trovare un punto d'accordo, speriamo ancora che la razionalità prevalga su tutto, ma che cosa avverrebbe se fra non molto la Grecia non rimanesse all'interno dell'eurozona? Sarebbe una catastrofe economica per la Grecia e poi per l'Europa.
Ribadiamo, l'uscita dall'euro della Grecia sarebbe un disastro per tutti, in primo luogo per la già pessima economia sociale greca, ma dopo diversi anni sarebbe anche l'inizio della fine del progetto europeo di moneta unica: se nella testa della gente e soprattutto degli investitori entrasse l'idea che l'euro non è indivisibile, la sua fine sarebbe solo una questione di tempo.
Una lunga partita di poker iniziata più di 5 mesi fa, con la clamorosa vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni greche, che in questi giorni arriva forse all'ultima mano. Sia il rigido Ministro dell'Economia tedesco Sigmar Gabriel sia lo stravagante Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis concordano sul fatto che l'uscita della Nazione Ellenica dall'euro sarebbe una catastrofe per tutti e di effetti devastanti parla anche il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. In questi giorni Atene, che entro la fine di questo mese deve restituire ai suoi creditori più di un miliardo di euro, presenterà ulteriori nuove proposte fiscali e amministrative per cercare di ottenere un dilazionamento dei pagamenti.
Le istituzioni finanziarie internazionali chiedono sempre anche ulteriori tagli della spesa pubblica, in primo luogo con un'altra riforma delle pensioni e altri tagli ai salari, proprio quello che il Governo greco di Tsipras ha difficoltà a mettere sul tavolo perché è stato eletto dai greci per mettere fine all'austerità e non viceversa. Un passaggio dunque estremamente difficile di cui nessuno può prevedere tutti gli eventuali scenari futuri.