Nella serata di giovedi' è stata votata la proposta di dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Augusta (SR), con una prova di forza della maggioranza sostenuta dal Movimento 5 Stelle, che dal mese di giugno esprime la massima carica, avendo conseguito un largo successo nel ballottaggio che ha portato la pentastellata Cettina Di Pietro alla carica di primo cittadino del comune megarese. Ci sono volute ben quattro ore di discussione presso la sede del Consiglio Comunale, il Palazzo San Biagio, per approvare l'importante provvedimento che, di fatto, apre nuovi scenari per la gestione amministrativa del comune siracusano.
La dichiarazione del dissesto finanziario comporta che la nuova amministrazione potrà ripartire con le mani 'slegate' rispetto ai debiti contratti dalle precedenti amminsitrazioni, ma anche 'libero' dai crediti esigibili, che vengono inevitabilmente ceduti per agevolarne la liquidazione. La procedura e' stata introdotta con l’articolo 25 della legge 2 marzo 1989, e viene decretata quando i comuni non sono più in grado di assolvere alle funzioni e ai servizi indispensabili, oppure quando l'ente non riesce a far fronte ai crediti vantati da terzi, non solo ricorrendo ai mezzi ordinari per il ripristino del riequilibrio di bilancio, ma quando risulta impossibilitato farlo attraverso lo strumento del debito fuori bilancio.
Al momento della votazione dell'importante decisione erano presenti 28 consiglieri comunali sui 30 eletti, mentre la proposta di dichiarazione di dissesto finanziario è stata approvata con 17 voti favorevoli (l'intera compagine del M5S presente in aula), 2 astenuti e 9 voti contrari.
Il Consiglio Comunale megarese ha anche approvato l’immediata esecutività della delibera contestuale.
La votazione è stata preceduta da un'acceso dibattito fra i consiglieri appartenenti ai diversi gruppi, animato dalle critiche dell'opposizione che lamentavano l'esiguità dei tempi a disposizione per esaminare la proposta proveniente dall'amministrazione comunale. La situazione debitoria complessiva supererebbe i 100 milioni di euro, scaturente da un debito pregresso di 60 milioni, al quale va aggiunto l'ammontare di 42 milioni di euro per i mutui contratti.
'Abbiamo cercato in questi 40 giorni - ha dichiarato il primo cittadino augustano - di provare ad evitare la dichiarazione di dissesto ma ci siamo resi conto che non era una strada percorribile'. Il sindaco Di Pietro, ci ha tenuto a precisare che 'nessun dipendente precario dell’Ente è a rischio'.