Continuamente alle prese con i suoi molteplici guai giudiziari l'ex premier Silvio Berlusconi in cuor suo continua a sperare in misure di indulto o amnistia non potendo certo contare sulla grazia a cui ha già detto no l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e a cui direbbe certamente no anche l'attuale inquilino del Quirinale Sergio Mattarella. A tornare ieri sulla questione carceri, mentre sul fronte giustizia si arroventa sempre di più il confronto sulla nuova legge che regolamenta le intercettazioni, è stato il gruppo di Forza Italia a Montecitorio attraverso il proprio foglio parlamentare.

Sovraffollamento carceri, Forza Italia: governo non ignori situazione drammatica

"La situazione delle carceri in Italia - si legge su Il Mattinale - è drammatica. Anche se c'é chi afferma - si sostiene - che siamo un 'esempio da seguire". Forza Italia, così come i Radicali italiani, da tempo sollecita l'approvazione dei provvedimenti straordinari di clemenza generale a efficacia retroattiva come amnistia e indulto e ritiene sostanzialmente inutili le misure tampone del Governo Renzi, come il cosiddetto decreto legge svuotacarceri. "Se il problema del sovraffollamento delle carceri e delle condizioni di vita dei detenuti al limite della regolarità in moltissimi istituti penitenziari non esistesse - si legge su Il Mattinale - non servirebbe attuare cronicamente un provvedimento svuotacarceri".

Dopo il no alla grazia Silvio Berlusconi continua a sperare in amnistia o indulto

Viene anche sottolineato che durante il periodo estivo, e in particolare quest'anno in cui si registrano ondate di calore record, "ha reso le condizioni umane dei detenuti - si legge sul foglio parlamentare azzurro - ancora più severe e difficoltose".

Il deputato azzurro Elio Massimo Palmizio ha denunciato con un'interpellanza il ministro della Giustizia Andrea Orlando al quale ha ricordato che l'Italia è stata più volte ripresa "a livello internazionale" sulla questione carceraria, e che dunque l'esecutivo guidato dal premier Renzi "non può quindi voltare la testa dall'altra parte" considerando il problema ormai superato ed escludendo provvedimenti di indulto e amnistia. "I detenuti sono cittadini - ha sottolineato Palmizio - a cui vanno garantiti diritti e condizioni di vita dignitose".