È circa un mese che i cittadini di Roma si stanno chiedendo chi comandi realmente a Roma: c'è chi dice i Casamonica, chi ricorda la presenza sempre più assidua del prefetto Gabrielli e chi continua a difendere Marino che ancora oggi si sta dilettando in frequenti immersioni ai Caraibi che hanno fatto andare su tutte le furie il prefetto, e a ragione. Mancano due mesi al Giubileo Straordinario e Roma è, ancora, totalmente inadeguata abbandonata dal suo "capitano", con la sporcizia che ormai è a livelli ben peggiori di quelli di Napoli di qualche anno fa con livelli di immigrazione e di insicurezza da record.

Chi comanda a Roma?

La situazione sta degenerando in maniera repentina e pericolosa: Roma in realtà è "mascheratamente" commissariata dal prefetto Gabrielli che ha in mano una serie di poteri di importanza vitale perchè, evidentemente, l'amministrazione centrale non è minimamente in grado di assolvere ai compiti che gli spettano. Tutto questo mentre il titolare della poltrona del Campidoglio si diverte in immersioni ai Caraibi: peccato, si è perso un funerale in pompa magna deli "amici" Casamonica con tanto di carrozze, cavalli e petali di rosa proprio nella chiesa che rifiutò il funerale a Welby; si è perso un aumento esponenziale della pericolosità e della sporcizia, ma soprattutto non sta minimamente partecipando ad un tavolo di discussione fondamentale per le sorti del Giubileo.

L'Expo sembra sia stato un flop clamoroso, il Giubileo rischierà di essere la pietra tombale per Roma, per il suo sindaco ed indirettamente per il governo Renzi che, a quanto pare, non sembra così interessato alle sorti della Capitale. Ma, per tornare alla domanda principale, chi comanda a Roma: in questo momento non comanda nessuno, c'è un'anarchia totale che favorisce solamente il malaffare, la delinquenza, la presa di potere di notissime famiglie criminali.

Un comune che ormai è in preda ai delinquenti, che a novembre vede ospitare anche il Maxiprocesso per Mafia Capitale, il cui sindaco è "oberato di lavoro" ai Caraibi, cosa deve fare per essere sciolto? I cittadini non ce la fanno più, forse Roma andrebbe "formattata" ripartire da un metaforico "secondo solco" e dire benissimo abbiamo sbagliato tutto ora ripartiamo.

Tutto questo mentre Gassmanha pulito il suo piccolo vicoletto cittadino e ha invitato anche i cittadini romani a fare la medesima cosa: forse il bravo attore figlio d'arte dimentica come i romani paghinoun "cassone" come l'Ama che è lautamente retribuito per pulire per far si che il decoro di Roma torni ad essere la pietra miliare ancora prima del Giubileo che, a detta di molti, è quanto di più dannoso possa capitare a Roma in questo periodo.

Nota a margine merita il Tevere Exposimbolo lampante del degrado culturale: il claim dice "un fiume di cultura" in realtà è un fiume di cibo straniero, di sporcizia, di disorganizzazione e di mancanza di punti di soccorso. Una volta i grandi eventi come l'Estate Romana erano veri e propri punti di riferimento, ora siamo arrivati al paradosso di dire che a Roma non si sa cosa fare.