Riprende domani (lunedì 5 ottobre) nell'aula del Senato l'esame del ddl Boschi sulle riforme costituzionali che prevede, tra le altre, anche novità sulle regole per la concessione di amnistia e indulto, sulle leggi elettorali, sulle dichiarazioni di guerra, le libertà religiose e altro. Rivestono particolare importanza le regole per la concessione di provvedimenti clemenziali straordinari come indulto e amnistia in questo anno particolare in cui si celebra il Giubileo Straordinario della Misericordia.

Ddl Boschi: proseguono le votazioni al Senato, attese le proposte per indulto e amnistia

Papa Francesco ha già auspicato in una lettera l'adozione delle misure di indulgenza per i detenuti nell'anno giubilare, un nuovo appello solenne potrebbe essere indirizzato ai governi a dicembre, quando si aprirà il Giubileo straordinario e misericordioso. Lo ha fatto sapere ieri il presidente del Pontificio Consiglio monsignor Rino Fisichella. A Palazzo Madama di indulto e amnistia si discute su due fronti: sia per le regole sull'applicazione nell'ambito del ddl sulle riforme costituzionali che porta la firma del ministro Maria Elena Boschi. Sia sul fronte della concessione delle misure per l'estinzione del reato o il condono della pena previsti in quattro ddl all'esame della commissione Giustizia del Senato.

Riforme costituzionali, il ministro Boschi (Pd): passo avanti, ma strada non è in discesa

Ma è importante in questo momento anche seguire l'iter del ddl Boschi per capire quali saranno le nuove regole per l'applicazione dei provvedimenti di clemenza. Del ddl sulle riforme costituzionali sono già stati approvati i primi due articoli tra bagarre in aula e scontri durissimi tra maggioranza e opposizione non solo sul merito delle proposte.

Fiduciosa Maria Elena Boschi (Pd): "Già abbiamo fatto - ha detto il ministro per le Riforme un passo avanti veramente importante. I due test dell'articolo 1 e 2 (il cuore della riforma del nuovo Senato, ndr) sono prove - ha spiegato in un'intervista pubblicata su La Stampa oggi in edicola - che abbiamo superato molto bene. Ma ce ne aspettano molti altri da votare - ha aggiunto la Boschi - e oltre 380mila emendamenti con cui fare i conti, non si può dire - ha sottolineato il ministro - che ora la strada sia tutta in discesa.

Il lavoro da fare è ancora tanto". Adesso le votazioni dovrebbero procedere più rapidamente, anche se non si escludono sorprese come sembra capire anche dalla parole del ministro Boschi. In ogni caso il voto definitivo è previsto per martedì 13 ottobre.