E' ricominciata stamattina, nell'aula del Senato della Repubblica, la seduta dedicata al voto degli emendamenti alddl Boschi per le riforme costituzionali. Tra gli emendamenti, come si ricorderà, anche quelli su amnistia e indulto che, insieme ad altre proposte di modifica, sono al centro dell'accordo ritrovato nella maggioranza sulle riforme dopo le polemiche dei giorni scorsi.

Ddl riforme, votazioni in aula a Palazzo Madama

Non si tratta, ovviamente, di varare i provvedimenti di clemenza e concedere lo sconto della pena o l'estinzione del reato in questo caso, ma di stabilire le regole costituzionali per l'approvazione di indulto e amnistia, che adesso sono di competenza bicamerale, che il governo avrebbe voluto rendere monocamerale con il solo voto della Camera, come prevede il testo varato in prima lettura a Montecitorio che ora però sta per essere modificato lasciando la situazione praticamente come è adesso.

E' infatti proprio in commissione Giustizia a Palazzo Madama che si stanno esaminando quattro disegni di legge per misure di indulgenza che però stentano ad arrivare nonostante il "monito" del Pontefice. Oggi si attende il nuovo calendario dei lavori per la prossima settimana, è possibile che amnistia e indulto restino in agenda.

Leggi per indulto e amnistia tra gli emendamenti

Intanto, riflettori puntati sul ddl riforme. Stamattina, subito dopo la verifica del numero legale, il presidente Grasso, ha chiesto all'esecutivo di esprimere il proprio parere all'articolo 2 del ddl (sulla composizione e l'elettività diretta dei senatori) che porta la firma del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.

Il governo, tramite il sottosegretario Luciano Pizzetti, ha chiesto trenta minuti per valutare le riformulazioni del testo. La seduta al Senato è stata dunque sospesa per mezz'ora e poi è ripresa. L'articolo sulla composizione e l'elettività diretta dei senatori è tra quelli su cui c'è stato lo scontro nella maggioranza e nel Pd anche se adesso l'accordo dovrebbe essere raggiunto e quindi non ci sarebbero sorprese in aula che comunque sugli altri articoli ed emendamenti sono sempre dietro l'angolo.

Intanto, ieri, l'esecutivo ha incassato il sì dell'aula di Palazzo Madama all'articolo 1 che riguarda le funzioni del Senato della Repubblica. In questo caso, anche se l'accordo sembrava già trovato, l'equilibrio è stato raggiunto in zona Cesarina all'interno del Partito democratico ed è stato messo nero su bianco in un emendamento della Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato. Oggi (2 ottobre) dovrebbero svolgersi in aula a Palazzo Madama una cinquantina di votazioni di cui sei potrebbero essere a scrutinio segreto. E qui che non si escludono sorprese dell'ultima ora.